Post by Capitan Nemo2 mesi e mezzo fa ho fatto le alici salate a regola senza lavarle con
acqua dolce e sotto sale con un peso.
Ora sono pronte, ne ho presa una, sciacquata e pare ben soda e pronta,
ma non ho avuto il coraggio di mangiarla.
Il motivo è che googlando in giro ho letto che è in agguato il temibile
anisakis e che le alici prima di salrle vanno portate a temperatura di
-20° che pare che il freddo sia l'unica cosa oltre la cottura di
distruggere il malefico parassita.
Ora domando con rispetto a questo colto pubblico dell'NG che cosa ne
devo fare di queste alici, buttarle o mangirle o metterle sott'olio?
Ciao. Le alici sotto sale *se non sono state congelate preventivamente*
sono considerate preparazione a rischio. Il riferimento è specifico per
le preparazioni casalinghe.
Fonte: intervista ad Andrea Gustinelli del Laboratorio di Ittiopatologia
del dipartimento di Sanità pubblica, veterinaria e patologia animale
dell’università di Bologna.
Io da qualche parte (ma non riesco più a ritrovarlo) avevo letto che
l'anisakis non sopravvive a concentrazioni saline superiori al 30% per
un periodo superiore ai 20 giorni. Ma sono sicuro che non fosse una
pubblicazione scientifica, dove l'ho letto.
Credo che le preoccupazioni dei patologi, rispetto alle preparazioni
casalinghe, siano se non si rispettano le metodologie corrette di
percentuale di sale su pesce e se ne mette meno.
Di contro, non esistono (ad oggi, che mi risulti) studi specifici sulla
distribuzione dell'anisakis nelle acciughe mediterranee, tranne uno
studio spagnolo, ma che è stato contestato da varie parti perchè sembra
abbia analizzato pochi campioni (insufficienti a livello statistico).
Sembra inoltre, sempre in questo studio spagnolo, che il problema
maggiore sia la presenza di mammiferi marini, quindi i "santuari dei
cetacei" (es. mar ligure) sono a maggiore rischio come areale di
infezione. Studio contestato, lo ricordo.
L'istituto di zooprofilassi di Torino ha recentemente avviato una
indagine in merito ad infezioni (distribuzione) di anisakis per sardine
ed acciughe, è ancora in corso. Analisi passate parlerebbero di 7,7% di
infezione in acciughe e 0,4% in sardine, sempre secondo Gustinelli.
Infine, l'anisakis migra nella muscolatura del pece anche quando il
pesce è ancora vivo e non solo dopo la sua morte. Ed essendo
estremamente piccolo, non è detto che possa essere visibile (nei suoi
vari stadi).
In ogni caso, spero vivamente che Stefano possa passare di qui, credo
sia il più aggiornato tra tutti quelli che bazzicano il NG in merito
all'anisakis.
Insomma, sembrerebbe un addio collettivo al pesce fresco consumato crudo
(marinato o meno o sotto sale), una mazzata non da poco. Un po' come
l'aids anni 80 (pissicologicamente parlando).
Post by Capitan NemoResto in ansiosa risposta dagli esperti, pressato da mia moglie che dice
che puzzano e me le vuole buttare.
Dice che puzzano per partito preso (è una donna) o puzzano davvero?
Perchè se puzzano davvero buttale.
--
ale
Perche' le ricette non sono formule, se non guide, orientamenti, che
ciascuno puo' interpretare a suo gusto.
A suo buon gusto.