Io non la farei intera, ma la suddividerei e la utilizzerei per
preparazioni diverse.
Prima preparazione: acchiappi una mela granny smith (o altra mela non
troppo dolce) per ogni commensale e la scavi in modo da ottenere una
sorta di coppa. Infili in questa coppa parte della polpa di mela a
pezzetti acidulata con succo di limone, pezzetti di polpa di pescatrice
cotta a vapore e una buona dose di salsa Smitane. Chiudi la coppa con un
velo di panna acida e servi.
Seconda preparazione: tagli la pescatrice a pezzi delle dimensioni si
una noce e li metti a cuocere in abbondante burro a temperatura molto
bassa in modo che il burro non arrivi mai ad ebollizione. Prepari una
passata di fagioli cannellini (o, se li trovi, zolfini)con un po' di
latte fresco e una punta di zafferano. Metti in ciotoline individuali
metà della passata, aggiungi i pezzi di pescatrice, li irrori con il
burro di cottura e guarnisci con il resto della passata a cui avrai
incorporato panna montata non zuccherata.
Terza preparazione: Tagli la pescatrice in bastoncini lunghi circa 10 cm
e spessi 3 cm, li avvolgi in una salsa Villeroy ben densa, li impani
accuratamente e li friggi in olio caldo.
Quarta preparazione: Cuoci brevemente la pescatrice tagliata a cubetti
in un po' di fumetto, togli dal fuoco e aggiungi un trito di aglio,
prezzemolo e dragoncello fresco. Servi il tutto su crostini cotti alla
piastra o alla brace.
Quinta preparazione: ricavi dai filetti di pescatrice degli "straccetti"
piuttosto sottili. In ognuno avvolgi un'ostrica cruda (ovviamente
sgusciata) e un pizzico di pangrattato mescolato con prezzemolo. Chiudi
gli involtini con uno stecchino, li infarini leggermente e cuoci
rapidamente in padella con poco evo.
P.