Ciao,
Post by SpeckPost by AnnaritaPost by g.i metalli facilmente ossidabili vengono maltrattati dai prodotti
generalmente usati nelle lavastoviglie professionali (a base di soda,
generalmente, od altro composto basico simile). L'alluminio forma uno
Questo come si concilia con quello detto da Speck in un altro thread?
"L'ossido di alluminio e' anfotero, percio' viene via sia con un attacco
acido che basico. Io uso la soda, che e' comoda, non troppo pericolosa, si
trova ovunque e costa niente."
Non si concilia, salvo che a g. sia rimasta qualche parola nella
testiera... :)
No aspettate e mettete via le fionde :)
Stiamo parlando di termini da cuochi.
In cucina, qualcosa di "ossidato" é un qualcosa diventato nero (o
scurito) o che cambia gusto; così é ossidato il pesto diventato
marrone, é ossidato il carciofo nero ed é ossidata la pentola di rame
diventata verde.
Talvolta il termine é esatto, altre volte solo usato come
approssimazione (l'esempio del pesto).
Allo stesso modo, parlando di "alluminio" si intendono tutti gli
utensili generalmente assimilati all"alluminio (di solito perché ne
contengono..) ma non necessariamente l'elemento chimico di per sé.
Quello che Speck dice é chimicamente esatto.
Però, nella cucina del ristorante, se mettete un aggeggio "di
alluminio" in una lavastoviglie nove volte su dieci vi esce nero (per
essere precisi, grigio scuro con riflessi blu scuro - nero in gergo
culinario) e coperto da una patina dello stesso colore che resta
attaccata a tutto ciò con cui viene a contatto: mani, torcioni,
alimenti. Ed al meglio delle mie conoscenze, la detta patina é
composta principalmente di ossido di alluminio.
La decima volta, quando cioé non succede, può trattarsi di materiale
trattato appositamente (non so se il fatto di usare un processo di
stabilizzazione elettrolitica sia efficace, ma mi pare che di solito
facciano così per altri metalli) o forse, come lo ha detto tf5m basta
che il materiale in questione sia alluminio puro (ma ho un dubbio, e
penso sia piuttosto questione del tipo di detergente usato nella
lavastoviglie)..
Da notare anche che quando dico che il prodotto usato nella
lavastoviglie é basico non intendo dire che é quella la causa unica
all'origine del fenomeno: Entrano nel conto altri fattori, come la T
di lavaggio (che oscilla tra 55 e 65 gradi in lavaggio e 80 e 85 in
risciacquo), la pressione del getto d'acqua, gli altri componenti del
detergente e del prodotto di risciacquo e pure il sale usato per
addolcire l'acqua (e si, lo so che l'acqua della lavastoviglie non é
salata..).
Insomma, é uno studio complesso che i produttori di lavastoviglie
hanno fatto per arrivare alla conclusione di dire " non metteteci
l'alluminio dentro", ed al meglio delle mie conoscenze nessuno oggi é
riuscito a preparare un detergente adatto a questi attrezzi di cucina
che garantisse le stesse performanze dei prodotti standard.
Ho trovato un link interessante in cui appunto si discute di questo
problema di ossidazione:
http://ask.metafilter.com/62981/What-happened-to-my-espresso-maker
nel thread, "Paulsc" spiega meglio di quanto lo abbia fatto io il
perché di questo fenomeno.
E qui
http://www.snelsons.co.uk/aluminium_corrosion.html
nella parte intitolata "Aluminium and Chemicals"
Spiegano che soluzioni alcaline intaccano la superficie ossidata
permettendo la corrosione, e che per evitare questo problema si usano
dei silicati mescolati al sapone per lavastoviglie. Penso che nel caso
dei detergenti per lavastoviglie professionali non sia il caso
(verificherò all'occasione), visto il risultato..
Quindi per riassumere: vero che l'alluminio crea naturalmente una
patina protettrice di ossido, vero che le lavastoviglie arrivano
comunque a grattare e corrodere fino ad ottenere la formazione di una
patina nerastra-blu che in gergo culinario si chiama "alluminio
ossidato" e vero quindi che in lavastoglie é meglio non metterci roba
fatta di alluminio anche se molti sostengono che una buona cucchiaiata
di ossido d'alluminio non ha mai fatto male a nessuno.
Va bene per tutti? :)
G.