On Fri, 14 Dec 2007 14:45:30 +0100, "Annarita"
Post by AnnaritaStamattina al super mi sono lasciata tentare dalle aringhe che non ho
mai assaggiato nella mia vita. Mamma non le ha mai comprate perchè le
ricordavano la guerra e io o continuato a non assaggiarle, tanto più che
si trovano poco spesso, almeno qui. Non so se quelle acquistate siano di
ti capisco,anche io le ho mangiate per la prima volta su indicazione
del ng... sono forti ma interessanti a piccole dosi. Mettile a bagno
nel latte che per noi non abituate all'aringa è più conciliante
(d'altronde come sapete a me l'aceto ributta, quindi...)
Post by Annaritaun'insalata palermitana con finocchio, arancia e olio. Però non spiegano
strepoitsa perchè smorza l'aringa.
Perfetta anche per natale come antipasto della viglia oserei dire.
Post by Annaritai passi precedenti (o forse, tesi più accreditata, io mi sono stufata di
leggere) ovvero prima del bagno in latte o meno, va "scapocciata",
sfilettata, spellata o cosa?
Insomma mi serve "Aringa for dummies" grazie, e magari qualche idea.
vanno spellate e delscate, non volevo dirtelo ma è un lavoraccio, se
un'altra volta le trovi in filetti vai su quelle, io l'ho fatto una
volta e mi è bastato...ma bisogna cimentarsi magari tu non trovi
difficoltà e sei pratica di spinamenti (pinzette necessarie, a me
veniva da ridere perchè pensavo che se avessi avuto una di quelle
lampade con la lente e luce da estetista sarei andata alla grande...
se con un po' di ozono le si dilatavano i pori all'aringa ancor meglio
:-D )
qualche estratto che ho già messo a posto:
http://www.wibo.it/mediawiki/index.php/Aringhe
Marinatura
Aringhe sfilettate messe a bagno nel latte in un contenitore
chiuso, in frigorifero per 24-48 ore, scolate e ricoperte di olio, il
terzo giorno sono pronte per il consumo. Fino anche a 36 ore coperte
di latte, cambiando il latte ogni giorno, eventualmente con qualche
foglia di alloro, poi scolate ed asciugate vanno coperte di olio,
anche assieme a cipollotti tritati, facendole riposare almeno 3 giorni
prima di mangiarle. Anche il Ginepro si sposa bene con l'aringa, nella
marinatura in olio.
Per puristi del sapore: mezza giornata di ammollo in acqua fredda
sostituita frequentemente prima ancora di deliscarle.
Una volta scolate dal latte in un contenitore disporre via via uno
strato di cipolle, uno di pesce, spolverando con pepe, fino a finire
il pesce e poi ricoprendo lentamente di olio. Perche' l'olio venga
assorbito conviene metterne prima un po', lasciar riposare e ripetere
dopo 30 minuti circa. In questo modo l'olio viene via via assorbito e
non restano vuoti. Ricoprire per 1 cm dall'ultimo strato, chiudere il
contenitore e lasciare in frigo almeno due giorni prima di consumarle.
Le aringhe intere, dopo l'ammollo, possono essere schiaffate sulla
griglia, oppure cotte come il baccalà alla vicentina, oppure messe
sott'olio, oppure usate in pezzi nelle insalate, oppure servite su
crostoni di pane caldissimi coperte di burro, oppure i filetti li
arrotoli e ci versi sopra aceto aromatizzato bollente, in insalata con
patate e pomodori secchi, panini con pane nero e cipolla rossa.
Si accompagnano a polenta calda abbrustolita. Amche messe sopra a
mo' di crostino.
Marinate con olio di oliva e cipolla, carote, Pimento o
Peperoncino, Cardamomo, Coriandolo. Da servire con patate bollite.
Toglierli dall'acqua, tagliarli in pezzi di 2 cm di larghezza e
farli marinare per 1-2 giorni in aceto, zucchero (circa 150g di
zucchero per 1/2 l di aceto), grani di pepe e foglie di alloro. Oppure
aceto e zucchero nelle proporzioni sopracitate, 1 dl di Sherry, Chiodi
di garofano, cipolla, Aneto, pepe.
Senza marinatura
Nature spellate e diliscate, posate su pane d'avena imburrato e
con erba cipollina, rapanelli e talvolta uovo sodo sminuzzato.
Tartine alla Bornholm: Togliere la pelle alle aringhe, staccare i
filetti, levare le spine. Imburrare le fette di pane, sistemarvi sopra
i filetti di aringa e quindi un tuorlo d'uovo crudo al centro.
Circondare l'uovo con le cipolle tritate, julienne di lattuga e
dischetti di ravanelli.
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www.wibo.it
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