Post by Ab-Post by ILikeToWatchPer ottenere la stessa temperatura, negli stessi
tempi e mantenerla...
Ehm, io e la termodinamica non ci frequentiamo da diverso tempo
ma due cose non mi tornano ;-)
e proprio oggi che io mi sono svegliato come uno
zombie, ancora dura, dovevi riprendere la frequentazione? :P
Post by Ab-D'accordo sulla "potenza" che ti serve in piú per avere lo
stesso tempo di riscaldamento ma per mantenerla la potenza non
é di certo la stessa, non credi?
a mantenerla solitamente provvede un termostato, che viste
le potenze in gioco e la destinazione domestica dell'oggetto,
suppongo sia un semplice attacca/stacca con un ciclo di
isteresi che fa oscillare la temperatura intorno ai
400C +/- 2%, cioè fra 392C e 408C.
Naturalmente a spanna visto che non ho
ancora ordinato l'oggetto e non l'ho visto.
Post by Ab-Ma anche, se fosse buono il calcolo in volumi, i diversi
modelli a paritá di resistenza e con altezza doppia dovrebbero
raggiungere temperature dimezzate...
la temperatura (entro certi limiti) non dipende dalla potenza
della resistenza ma dalla configurazione dal circuito retroattivo
resistenza<->termostato. Anche con una resistenza da 600W
probabilmente si potrebbe raggiungere la stessa T, ma in
tempi più lunghi (e addio pizza express) e ad ogni apertura della
camera ci vorrebbe molto più tempo per tornare alla temperatura
di regime. E poi va considerata la massa termica della pizza
cruda che viene infornata che assorbe gran parte dell'energia.
Per fare un esempio:
il saldatore che usavo aveva una potenza di 50W, ma potevo
regolare la T della punta fra 150 e 450 gradi C, sia
se usavo una punta a cacciavite da 2mm che un elemento
dissaldante per integrati a 16 piedini. La resistenza restava
sempre la stessa: gli elementi venivano avvitati sopra.
La differenza stava nei tempi: potevo fare una saldatura ogni
5 sec. ma dovevo aspettare almeno 90 sec per poter dissaldare
un altro integrato, e quel saldatore aveva un sistema di
controllo piuttosto sofisticato e costava l'ira di dio! ;)
Io non ho parlato di parità di resistenze (come potenza). Ho
scritto che bisognerebbe passare dalla resistenza di 1,2 kW
che è usata nel modello in questione a una da circa 2 kW,
per ottenere le stesse prestazioni, in termini di temperatura
di cottura e tempo necessario a raggiungerla.
E tieni presente che io ho arrotondato il valore della
la potenza della resistenza necessaria perchè usualmente
il mercato offre dei componenti standard. Quando ho scritto
circa 2kW, pensavo a multipli di 300 W. Quindi un valore
compreso fra 1,8 e 2,1 kW. Non credo converrebbe
al produttore richiedere un componente customizzato, per
questioni di costi.
Naturalmene se i volumi di produzione lo consentissero potrebbe
anche essere così. Ma non ho sufficienti informazioni per
dirlo e quindi ho fatto queste ipotesi.
Ogni correzione è ben accetta.
ciao
Chance :O)
PS: sarebbe stato meglio che dove ho scritto "resistenza" avessi
scritto "elemento riscaldante", ma non ho tempo e capa
di cambiare e riformattare tutto. ;)