as
2009-04-20 12:54:01 UTC
"Branda, cujon(*)! Branda, che ciu ti u brandi ciu u l'è bon!".
"Brandalo bén! besùgo!"
"E stò brandando, e stò brandando, ma con sto ma e sta puzza manca ciù un
po' che sgummio!"
-Scuotilo, coglione! Scuotilo che più lo scuoti più è buono! -
- Suotilo bene, stupido -
- E sto scuotendo, sto scuotendo, ma con sto mare e sta puzza ancora un po'
e vomito! -
(*) nell'accezione ligure del termine non è così offensivo come potrebbe
sembrare
Questo sprone era riservato di solito al mozzo di bordo, quando era di corvè
in cucina, a bordo dei navigli liguri.
Si vedeva il poveretto, scuotere ritmicamente su e giù una fiammanghilla
coperta da un piatto, tenuta tra le gambe, esortato dal cuoco a scuotere,
senza fermarsi.
La zona è l'estremo ponente ligure dove si riesce ancora a mangiare (oltre
che a casa) in pochi ristoranti fedeli alla tradizione.
Ingredienti semplici, per un piatto in realtà sopraffino, nato a bordo
anch'esso come molti dei piatti semplici di mare liguri. Stoccafisso, patate
e poco altro per questa mantecatura soffice ma decisa.
Ingredienti:
1kg e mezzo di stoccafisso ammollato, possibilmente di qualità "ragno"(*)
500 g di patate
3 spicchi d'aglio
prezzemolo
50 g di pinoli
1 limone
1 tuorlo d'uovo
olio
sale
pepe
Nota: Lo stoccafisso si definisce ragno quando ha la carne bianca con
riflessi argentei. Il nome è una corruzione dialettale della ditta norvegese
"Ragnar"
Preparazione:
lessare separatamente le patate e lo stoccafisso. Una volta cotto, privare
il pesce della pelle, delle spine e delle lische e spezzettarlo.
In una casseruola dall'alto bordo versare il pesce e le patate tagliate a
pezzi. Salare e pepare leggermente.
Tritare l'aglio, il prezzemolo e i pinoli e versarli in un bicchiere d'olio
d'oliva dove avrete aggiunto il succo di un limone. Emulsionare il tutto in
modo da ottenere una salsa che andrà aggiunta, insieme all'uovo, allo
stoccafisso e alle patate nella casseruola.
Mescolare, chiudere con un coperchio nel modo più ermetico possibile e
agitare, tenendo la pentola sulle ginocchia, dall'alto verso il basso fino
ad ottenere una crema.
E' questo il famoso movimento che dà origine al nome.
Viene anche meglio se rispettate le gerarchie sociali e istruite vostra
moglie ad urlarvi "branda cujon" mentre agitate la pentola.
Durante la cottura, versare spesso dell'olio nella pentola per agevolare la
mantecazione.
Da gustare tiepido.
ale
"Brandalo bén! besùgo!"
"E stò brandando, e stò brandando, ma con sto ma e sta puzza manca ciù un
po' che sgummio!"
-Scuotilo, coglione! Scuotilo che più lo scuoti più è buono! -
- Suotilo bene, stupido -
- E sto scuotendo, sto scuotendo, ma con sto mare e sta puzza ancora un po'
e vomito! -
(*) nell'accezione ligure del termine non è così offensivo come potrebbe
sembrare
Questo sprone era riservato di solito al mozzo di bordo, quando era di corvè
in cucina, a bordo dei navigli liguri.
Si vedeva il poveretto, scuotere ritmicamente su e giù una fiammanghilla
coperta da un piatto, tenuta tra le gambe, esortato dal cuoco a scuotere,
senza fermarsi.
La zona è l'estremo ponente ligure dove si riesce ancora a mangiare (oltre
che a casa) in pochi ristoranti fedeli alla tradizione.
Ingredienti semplici, per un piatto in realtà sopraffino, nato a bordo
anch'esso come molti dei piatti semplici di mare liguri. Stoccafisso, patate
e poco altro per questa mantecatura soffice ma decisa.
Ingredienti:
1kg e mezzo di stoccafisso ammollato, possibilmente di qualità "ragno"(*)
500 g di patate
3 spicchi d'aglio
prezzemolo
50 g di pinoli
1 limone
1 tuorlo d'uovo
olio
sale
pepe
Nota: Lo stoccafisso si definisce ragno quando ha la carne bianca con
riflessi argentei. Il nome è una corruzione dialettale della ditta norvegese
"Ragnar"
Preparazione:
lessare separatamente le patate e lo stoccafisso. Una volta cotto, privare
il pesce della pelle, delle spine e delle lische e spezzettarlo.
In una casseruola dall'alto bordo versare il pesce e le patate tagliate a
pezzi. Salare e pepare leggermente.
Tritare l'aglio, il prezzemolo e i pinoli e versarli in un bicchiere d'olio
d'oliva dove avrete aggiunto il succo di un limone. Emulsionare il tutto in
modo da ottenere una salsa che andrà aggiunta, insieme all'uovo, allo
stoccafisso e alle patate nella casseruola.
Mescolare, chiudere con un coperchio nel modo più ermetico possibile e
agitare, tenendo la pentola sulle ginocchia, dall'alto verso il basso fino
ad ottenere una crema.
E' questo il famoso movimento che dà origine al nome.
Viene anche meglio se rispettate le gerarchie sociali e istruite vostra
moglie ad urlarvi "branda cujon" mentre agitate la pentola.
Durante la cottura, versare spesso dell'olio nella pentola per agevolare la
mantecazione.
Da gustare tiepido.
ale