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L'invenzione del pane - Cucina è Cultura - Massimo Montanari
(troppo vecchio per rispondere)
as
2019-06-27 13:08:30 UTC
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Massimo Montanari è uno degli storici italiani che si occupa di storia dell'alimentazione in Italia ed è una delle massime autorità in materia riconosciuto a livello internazionale. Oltre a numerose pubblicazioni ha tenuto per alcuni anni una rubrica sulla rivista Consumatori di Coop Adriatica, dal titolo Cucina è Cultura.
Ho deciso di ri-pubblicare alcuni degli articoli apparsi nel corso degli anni su quella rivista perchè magari a qualcuno di voi potrebbe far piacere leggere alcune cose da lui scritte con rigore accademico, ma con parole estremamente discorsive e divulgative, su storie, costumi, origini, abitudini di ciò che ruota intorno al cibo ed alla cucina.

Spero che questi articoli possano interessarvi e, perchè no, essere spunto magari di qualche riflessione.

Disclaimer: i brani che posto appartengono a Massimo Montanari, originale autore delle opere e mi avvalgo del diritto della libera riproduzione di brani o di parti di opera per uso di critica, discussione e divulgazione.

ale

Cucina è Cultura - Massimo Montanari

L'invenzione del pane

Il pane non è un cibo "naturale". È frutto di un lungo processo produttivo e tecnologico e di una raffinata civiltà alimentare, che ha imparato a controllare e a utilizzare i segreti della natu ra. Il pane è una vera, grande invenzione, di cui solo l'uomo, e nessun altro essere vivente, conosce il segreto. Per questo motivo le antiche società mediterranee rappresentano il pane come simbolo della civiltà e dell'identità stessa dell'uomo, che si differenzia dagli altri animali in quanto sa costruire i propri alimenti.

Nel linguaggio di Omero e dei greci antichi, «mangiatori di pane» è sinonimo di «uomini», ma già nel Poema di Gilgamesh, un testo sumerico del secondo millennio a.C, la civilizzazione dell'uomo selvatico viene fatta coincidere con il momento in cui egli non si limita più a consumare cibi e bevande disponibili in natura, come le erbe selvatiche, l'acqua o il latte, ma comincia a mangiare pane e a bere vino, prodotti 'artificiali' di cui viene a conoscenza grazie a una donna che gliene fa dono: il mito riconosce dunque al sesso femminile una priorità nel processo di invenzione dell'agricoltura, della cottura e - in ultima analisi - della cucina.

Nel cuore del Mediterraneo, là dove aveva avuto origine la cultura del pane (forse in Egitto, forse in Mesopotamia), si sviluppò anche la cultura cristiana. Essa ereditò quella tradizione, individuando il pane come alimento ideale non solo dell'uomo in genere - come per Omero o per gli antichi sumeri - ma, più in particolare, dell'uomo cristiano, 'civilizzato' alla nuova fede.

Attraverso il miracolo eucaristico, che richiamava il racconto evangelico dell'Ultima Cena, il pane assunse un significato ancora più forte diventando un alimento sacro, capace di mettere l'uomo in contatto con Dio. Ecco perché nel Medioevo epoca in cui il cristianesimo si affermò nel continente europeo - la nuova religione valorizzò e promosse la cultura del pane.
Esso diventò l'alimento per eccellenza degli europei, un cibo carico di significati non solo nutrizionali, ma simbolici.

Il nostro pane quotidiano
«Dacci oggi il nostro pane quotidiano».
Potrebbe sembrare un abbandono alla provvidenza divina, ma ciò che si implora non è la manna, è il pane. La manna scende dal cielo, il pane si costruisce col lavoro. Tanto lavoro: coltivare la terra, seminare il grano, attendere che cresca, raccoglierlo. Batterlo, per isolare il chicco dalla paglia. Preparare un luogo appropriato (asciutto, fresco) per conservare il chicco, e ogni tanto macinarlo, con abili gesti manuali o con macchine complesse, mosse dall'acqua o dal vento o, più recentemente, da un motore elettrico.
Stivare la farina in sacchi grandi e piccoli, mantenendola, anch'essa, in luoghi adatti. Impastarla con l'acqua, far lievitare la pasta con minuscoli enzimi, per loro natura pericolosi, ai quali abbiamo insegnato a comportarsi bene, costringendoli a lavorare per noi. Attendere un po' e mettere in forno, dosando sapientemente il calore della fiamma.

Il pane è pronto, e accompagnerà le altre vivande: il companatico, ovvero «ciò che sta col pane». Parola che presume il valore primario del pane come cibo di base. Tutte le lingue di radice latina la conoscono.
La quantità di cultura, cioè di sapienza e di lavoro, che questo lunghissimo procedimento contiene in sé ha dell'incredibile. Par quasi la somma delle abilità umane, delle tecniche e dei saperi messi insieme in svariati millenni, fino a renderci capaci di addomesticare la natura e di trasformare il mondo.
Il pane è servito all'uomo per nutrirsi, per riempirsi la pancia, ma si è anche caricato di fondamentali valori simbolici.

Articolandosi nelle forme, nel sapore, nei modi di cottura, ha assunto una quantità infinita di varianti, utili non solo a spezzare l'uniformità del quotidiano ma altresì a definire spazi, tempi, identità collettive: ogni regione, ogni comunità ha il suo pane, e il calendario è scandito da pani speciali che segnano particolari feste. Il pane è servito anche a costruire ea intrattenere rapporti, con gli altri uomini e talvolta con l'aldilà.

Come ha fatto notare Jean-Louis Flandrin, lo straordinario spessore simbolico attribuito al pane non si comprenderebbe senza una reale eccellenza del manufatto. L'ampiezza e l'importanza dei valori assunti dal pane nella nostra cultura non sarebbero state possibili senza un alto valore 'intrinseco' del prodotto. Senza un gusto, un sapore, un profumo, una qualità alimentare e gastronomica impareggiabili. Prima di diventare altro, il pane è stato davvero, concretamente, il re degli alimenti, e ha potuto esserlo perché su di esso gli uomini hanno investito tutte le loro energie fisiche e mentali.

Pregare Dio di assicurarci il pane vuol dire chiedergli (chiunque Egli sia) di farci essere noi stessi, di conservare quella identità umana, quella dignità, quella capacità di pensare e di fare che faticosamente abbiamo saputo costruire e trasmettere dall'una all'altra generazione.
Davvero una bellissima preghiera, anche per un laico.
«Dacci oggi il nostro pane quotidiano».
fil rouge
2019-06-27 14:01:38 UTC
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Massimo Montanari è uno degli storici italiani che si occupa di storia dell'alimentazione in Italia ed è una delle massime autorità in materia riconosciuto a livello internazionale. Oltre a numerose pubblicazioni ha tenuto per alcuni anni una rubrica sulla rivista Consumatori di Coop Adriatica, dal titolo Cucina è Cultura.
Ho deciso di ri-pubblicare alcuni degli articoli apparsi nel corso degli anni su quella rivista perchè magari a qualcuno di voi potrebbe far piacere leggere alcune cose da lui scritte con rigore accademico, ma con parole estremamente discorsive e divulgative, su storie, costumi, origini, abitudini di ciò che ruota intorno al cibo ed alla cucina.
Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.

Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.

Perché?
as
2019-06-27 14:17:08 UTC
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Post by fil rouge
Massimo Montanari è uno degli storici italiani che si occupa di storia dell'alimentazione in Italia ed è una delle massime autorità in materia riconosciuto a livello internazionale. Oltre a numerose pubblicazioni ha tenuto per alcuni anni una rubrica sulla rivista Consumatori di Coop Adriatica, dal titolo Cucina è Cultura.
Ho deciso di ri-pubblicare alcuni degli articoli apparsi nel corso degli anni su quella rivista perchè magari a qualcuno di voi potrebbe far piacere leggere alcune cose da lui scritte con rigore accademico, ma con parole estremamente discorsive e divulgative, su storie, costumi, origini, abitudini di ciò che ruota intorno al cibo ed alla cucina.
Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.

In Italia, inteso come territorio e non come nazione, e in Europa (idem) il pane si è sempre fatto in molti modi diversi. La cultura europea è basata sul pane, molto più di quella, per esempio, araba dove il pane è uno dei tanti elementi che compongono la cucina.

Il pane è fondamentale in Europa sin dai tempi dell'Impero, e questa cultura deriva direttamente dal concetto greco di pane: quello che ti distingue dall'essere barbaro.
Le farine utilizzate se non potevano essere frumento (pane bianco, riservato come abitudine alimentare solo a determinate classi sociali) erano qualsiasi cosa che potesse seccare ed essere trasformato in farina, purchè si potesse panificare.

L'accettazione della patata in Italia si è avuta solo quando si è cercato di convincere la popolazione che con la patata si potesse fare... il pane.
E' talmente tanto potente questo cibo, il pane, in Europa che si potrebbe dire che è quello che davvero contraddistingue un intero modello alimentare.

Il fatto quindi che forme, consistenze, ingredienti per la panificazione siano così vari è determinato semplicemente dal fatto che il pane è sempre stato l'alimento più importante nell'area europea, sia sotto forma di cultura, che di religione, che di mera praticità.

ale
Albus Dumbledore
2019-06-27 14:30:48 UTC
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Post by as
Il fatto quindi che forme, consistenze, ingredienti per la panificazione
siano così vari è determinato semplicemente dal fatto che il pane è sempre
stato l'alimento più importante nell'area europea, sia sotto forma di
cultura, che di religione, che di mera praticità.
Pero' il rapporto col pane, fuori dall'Italia, e' diversificato.
All'estero ci fanno panini e lo usano col burro come /aperitivo/, ma e'
raro trovarlo a tavola per l'uso che ne facciamo noi: accompagnare il
cibo.
--
Se negli header appare "Message-ID: <p....$...$***@dont-email.me>", sono
io. Altrimenti è un coglione che mi morpha.
Albus Dumbledore
as
2019-06-27 14:55:19 UTC
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Post by Albus Dumbledore
Post by as
Il fatto quindi che forme, consistenze, ingredienti per la panificazione
siano così vari è determinato semplicemente dal fatto che il pane è sempre
stato l'alimento più importante nell'area europea, sia sotto forma di
cultura, che di religione, che di mera praticità.
Pero' il rapporto col pane, fuori dall'Italia, e' diversificato.
All'estero ci fanno panini e lo usano col burro come /aperitivo/, ma e'
raro trovarlo a tavola per l'uso che ne facciamo noi: accompagnare il
cibo.
Resta in ambito Mediterraneo e inizia a pensare che differenze ci sono tra europa del nord ed europa del sud, più che Mediterraneo est e Mediterraneo ovest.

In Marocco il pane viene portato a tavola in forma unica, viene spezzato in quattro, con la destra porti alla bocca un pezzo piccolo mentre il più grande rimane nella sinistra. Prima di mordere pronunci ancora il rituale "Bismallah".

In Grecia il pane è la base della quotidiana alimentazione, in Libano e Turchia sono utilizzati ancora oggi i forni comuni dove non solo cuoci il pane ma puoi anche avere momenti di aggregazione.
In Algeria il pane non viene mai tagliato, ma spezzato, tagliarlo porta male, ed ancora oggi si spezza una pagnotta sul vomero quando per la prima volta ari un campo. E' la base sulla quale si mangiano molti cibi, funge da scodella e cibo contemporaneamente.

In Bulgaria e Romania oltre al pane "normale" è molto diffuso il pane azzimo, ed il pane (come da altre parti in Europa) entra in molti riti religiosi, panificano addirittura pani speciali per accompagnare il morto.

In Spagna "pan" significava addirittura cereali e non la forma, tanto è presente e profondo il suo uso.
In Francia non te lo dico nemmeno, il pane è quotidiano, e non pensare solo alla baguette.

Tra l'altro molti antropologi hanno identificato forme (anche moderne anche se si è perso il significato, e questo in tutta Europa) che rimandano ai concetti di fallo e di vagina.

Il fatto che le abitudini alimentari *moderne* stiano cambiando e che il pane venga utilizzato di meno in tutta Europa (Italia compresa anche se magari tu personalmente puoi non averci fatto caso), ovvero se ne consuma, semplicemente, di meno deriva dal fatto che stanno sia cambiando i modelli alimentari (tesi a concetti di "fitness" differenti da quelli del passato), sia che altri alimenti sono diventati assolutamente più abbordabili e possono essere consumati al posto del pane.

Il "clash" di due modelli alimentari: il nordico europeo ed il mediterraneo si è avuto nell'alto medioevo quando nel sesto secolo è crollato l'Impero Romano (dico crollato per brevità, non è andata proprio così).

L'ideologia romana derivata direttamente dalla greca poneva come basi alimentari il grano, il vino e l'olio.
Il modello alimentare "germanico" inteso come "le popolazioni del nord" era invece basato sulla carne, latte e burro.

Non erano solo culture "alimentari", è semplicistico pensare ciò, da questi modelli alimentari derivavano anche due differenti modi di usare e pensare il territorio.

Quando gli "inferiori barbari" disprezzati dai romani li soppiantarono nell'Europa del sud si assistette ad un nuovo paradigma, non una sostituzione ma una completa integrazione.
Cacciare e pascolare (attitudine barbara) non venne più considerata "inferiore" alla coltivazione (attitudine romana) e contemporaneamente le attitudini romane vennero integrate in quelle "barbare" complice anche una enorme e rapida diffusione del cristianesimo che proprio su pane, vino ed olio basava i suoi simboli.

E' in quel momento che la carne fu messa sullo stesso piano del pane sotto il profilo culturale, e l'attività agricola e quella pastorale e venatoria idem.
Il nuovo paradigma divenne pane, vino e carne (maiale essenzialmente, e del maiale il grasso: il lardo) e tale rimase per davvero tanto tempo.

ale
Albus Dumbledore
2019-06-27 15:01:32 UTC
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Post by as
Post by Albus Dumbledore
Pero' il rapporto col pane, fuori dall'Italia, e' diversificato.
All'estero ci fanno panini e lo usano col burro come /aperitivo/, ma e'
raro trovarlo a tavola per l'uso che ne facciamo noi: accompagnare il
cibo.
Resta in ambito Mediterraneo e inizia a pensare che differenze ci sono tra
europa del nord ed europa del sud, più che Mediterraneo est e Mediterraneo
ovest.
OK.
Post by as
In Marocco il pane viene portato a tavola in forma unica, viene spezzato in
quattro, con la destra porti alla bocca un pezzo piccolo mentre il più grande
rimane nella sinistra. Prima di mordere pronunci ancora il rituale
"Bismallah".
OK, non conosco il Marocco.
Post by as
In Grecia il pane è la base della quotidiana alimentazione, in Libano e
Turchia sono utilizzati ancora oggi i forni comuni dove non solo cuoci il
pane ma puoi anche avere momenti di aggregazione. In Algeria il pane non
viene mai tagliato, ma spezzato, tagliarlo porta male, ed ancora oggi si
spezza una pagnotta sul vomero quando per la prima volta ari un campo. E' la
base sulla quale si mangiano molti cibi, funge da scodella e cibo
contemporaneamente.
Si', OK, ma non stavo mettendo questo in discussione.
Post by as
In Bulgaria e Romania oltre al pane "normale" è molto diffuso il pane azzimo,
ed il pane (come da altre parti in Europa) entra in molti riti religiosi,
panificano addirittura pani speciali per accompagnare il morto.
Idem.
Post by as
In Spagna "pan" significava addirittura cereali e non la forma, tanto è
presente e profondo il suo uso. In Francia non te lo dico nemmeno, il pane è
quotidiano, e non pensare solo alla baguette.
No, infatti.
Post by as
Tra l'altro molti antropologi hanno identificato forme (anche moderne anche
se si è perso il significato, e questo in tutta Europa) che rimandano ai
concetti di fallo e di vagina.
Al di la' di questo, non era il pane in se' che mettevo in discussione,
quanto il suo uso.
Post by as
Il fatto che le abitudini alimentari *moderne* stiano cambiando e che il pane
venga utilizzato di meno in tutta Europa (Italia compresa anche se magari tu
personalmente puoi non averci fatto caso), ovvero se ne consuma,
semplicemente, di meno deriva dal fatto che stanno sia cambiando i modelli
alimentari (tesi a concetti di "fitness" differenti da quelli del passato),
sia che altri alimenti sono diventati assolutamente più abbordabili e possono
essere consumati al posto del pane.
Questo e' vero, ma non mi sembra che oggi se ne usi meno.
Post by as
E' in quel momento che la carne fu messa sullo stesso piano del pane sotto il
profilo culturale, e l'attività agricola e quella pastorale e venatoria idem.
Il nuovo paradigma divenne pane, vino e carne (maiale essenzialmente, e del
maiale il grasso: il lardo) e tale rimase per davvero tanto tempo.
Ripeto, non sto discutendo il pane come tale, ma come venga usato.
--
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io. Altrimenti è un coglione che mi morpha.
Albus Dumbledore
as
2019-06-27 15:10:47 UTC
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Post by Albus Dumbledore
Ripeto, non sto discutendo il pane come tale, ma come venga usato.
Il pane viene usato. Non ho capito su che basi tu dica che fuori dall'Italia il pane non si usi quotidianamente :D

ale
Albus Dumbledore
2019-06-27 15:17:47 UTC
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Post by as
Post by Albus Dumbledore
Ripeto, non sto discutendo il pane come tale, ma come venga usato.
Il pane viene usato. Non ho capito su che basi tu dica che fuori dall'Italia
il pane non si usi quotidianamente :D
Non ho detto questo.
Ho detto che e' usato diversamente che da noi.
--
Se negli header appare "Message-ID: <p....$...$***@dont-email.me>", sono
io. Altrimenti è un coglione che mi morpha.
Albus Dumbledore
as
2019-06-27 15:23:03 UTC
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Post by Albus Dumbledore
Post by as
Post by Albus Dumbledore
Ripeto, non sto discutendo il pane come tale, ma come venga usato.
Il pane viene usato. Non ho capito su che basi tu dica che fuori dall'Italia
il pane non si usi quotidianamente :D
Non ho detto questo.
Ho detto che e' usato diversamente che da noi.
Ok, non ho capito che intendi con "diversamente". Lo mangiano CON il cibo, esattamente come da noi (se hanno il companatico, altrimenti anche da solo, e anche questo come da noi).

Non ti sto seguendo.

Comunque qui c'è (ma è del 1999) una statistica di consumo per vari paesi europei.

http://prntscr.com/o7ictu

date le quantità consumate (e l'Italia raggiunge solo metà classifica), non riesco a capire come tu faccia a dire che lo usino "solo come aperitivo/panino".

ale
Albus Dumbledore
2019-06-27 15:26:38 UTC
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Post by as
Post by Albus Dumbledore
Non ho detto questo.
Ho detto che e' usato diversamente che da noi.
Ok, non ho capito che intendi con "diversamente". Lo mangiano CON il cibo,
esattamente come da noi (se hanno il companatico, altrimenti anche da solo, e
anche questo come da noi).
No, e' questo, il punto.
Lo mangiano a colazione, lo mangiano mettendoci dentro qualcosa, ma a
tavola, se non glielo chiedi, non lo mettono.
Post by as
date le quantità consumate (e l'Italia raggiunge solo metà classifica), non
riesco a capire come tu faccia a dire che lo usino "solo come
aperitivo/panino".
Vedi sopra.
--
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io. Altrimenti è un coglione che mi morpha.
Albus Dumbledore
as
2019-06-27 15:32:23 UTC
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Il giorno giovedì 27 giugno 2019 17:26:42 UTC+2, Albus Dumbledore ha
Post by Albus Dumbledore
No, e' questo, il punto.
Lo mangiano a colazione, lo mangiano mettendoci dentro qualcosa, ma a
tavola, se non glielo chiedi, non lo mettono.
Che ti devo dire, vorrà dire che Moldavia, Germania, Danimarca, Austria, Belgio, Paesi Bassi, Francia, Norvegia, Spagna vivono di soli panini ed aperitivi.

Perchè le quantità consumate, altrimenti, non si spiegano se mangiano anche altro oltre a panini ed aperitivi.

ale
Albus Dumbledore
2019-06-28 06:31:06 UTC
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Post by as
Post by Albus Dumbledore
No, e' questo, il punto.
Lo mangiano a colazione, lo mangiano mettendoci dentro qualcosa, ma a
tavola, se non glielo chiedi, non lo mettono.
Che ti devo dire, vorrà dire che Moldavia, Germania, Danimarca, Austria,
Belgio, Paesi Bassi, Francia, Norvegia, Spagna vivono di soli panini ed
aperitivi.
Perchè le quantità consumate, altrimenti, non si spiegano se mangiano anche
altro oltre a panini ed aperitivi.
Chettedevodi'?
Moldavia non dico nulla, non la conosco.

Le altre le conosco o via ristorante o via cene in casa di qualcuno che
ospita.
Se vuoi il pane, devi sempre chiederlo. In alcune nazioni, se lo chiedi
al ristorante, lo paghi (non come pane e coperto, da noi; lo paghi solo
se lo chiedi).
E molti, a pranzo fuori casa, mangiano panini di ogni tipo, al
contrario nostro.
--
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io. Altrimenti è un coglione che mi morpha.
Albus Dumbledore
as
2019-06-27 17:12:40 UTC
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Post by Albus Dumbledore
Post by as
Il fatto che le abitudini alimentari *moderne* stiano cambiando e che il pane
venga utilizzato di meno in tutta Europa (Italia compresa anche se magari tu
personalmente puoi non averci fatto caso), ovvero se ne consuma,
semplicemente, di meno deriva dal fatto che stanno sia cambiando i modelli
alimentari (tesi a concetti di "fitness" differenti da quelli del passato),
sia che altri alimenti sono diventati assolutamente più abbordabili e possono
essere consumati al posto del pane.
Questo e' vero, ma non mi sembra che oggi se ne usi meno.
Tra sembra ed è, c'è di mezzo il rapporto della Coldiretti:

https://www.coldiretti.it/economia/consumi-coldiretti-pane-al-minimo-storico-in-giornata-mondiale

ale
Mardot
2019-06-27 15:11:41 UTC
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Post by as
Post by fil rouge
Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
as
2019-06-27 19:22:21 UTC
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Post by Mardot
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?

ale
Mardot
2019-06-28 06:38:42 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
as
2019-06-28 11:27:55 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?

ale
Mardot
2019-06-28 12:20:09 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
as
2019-06-28 12:22:33 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
Se l'ho scritto io che cazzo c'entra Montanari? Pure te sei in andropausa?

ale
Mardot
2019-06-28 12:26:40 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
Se l'ho scritto io che cazzo c'entra Montanari?
Avevi scritto: Cucina è Cultura - Massimo Montanari
Post by as
Pure te sei in andropausa?
No figurati c'e' ancora tempo, sto solo cercando di capire quello che
scrivi, pur con tutte le difficolta' del caso.
as
2019-06-28 12:33:00 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
Se l'ho scritto io che cazzo c'entra Montanari?
Avevi scritto: Cucina è Cultura - Massimo Montanari
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Pure te sei in andropausa?
No figurati c'e' ancora tempo, sto solo cercando di capire quello che
scrivi, pur con tutte le difficolta' del caso.
il brano è di Montanari, la risposta a chi mi aveva chiesto qualcosa (non mi ricordo più chi sia) l'ho data io.

Senti fai una cosa, passami un po' del basilico del tuo orto che ti stai masticando, che sembra una roba buona. Quando torni dal trip avvisami.

ale
Mardot
2019-06-28 13:01:32 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
Se l'ho scritto io che cazzo c'entra Montanari?
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Pure te sei in andropausa?
No figurati c'e' ancora tempo, sto solo cercando di capire quello che
scrivi, pur con tutte le difficolta' del caso.
il brano è di Montanari, la risposta a chi mi aveva chiesto qualcosa (non mi ricordo più chi sia) l'ho data io.
Senti fai una cosa, passami un po' del basilico del tuo orto che ti stai masticando, che sembra una roba buona. Quando torni dal trip avvisami.
Se scrivi troppo e non si capisce un cazzo, se non dedicando piu' tempo
del dovuto, non e' mica colpa mia. Il basilico lo tengo in terrazza a
Savona, l'orto ce l'ho in campagna in val Bormida.
as
2019-06-28 13:03:18 UTC
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"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
Se l'ho scritto io che cazzo c'entra Montanari?
Avevi scritto: Cucina è Cultura - Massimo Montanari
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Pure te sei in andropausa?
No figurati c'e' ancora tempo, sto solo cercando di capire quello che
scrivi, pur con tutte le difficolta' del caso.
il brano è di Montanari, la risposta a chi mi aveva chiesto qualcosa (non mi ricordo più chi sia) l'ho data io.
Senti fai una cosa, passami un po' del basilico del tuo orto che ti stai masticando, che sembra una roba buona. Quando torni dal trip avvisami.
Se scrivi troppo e non si capisce un cazzo, se non dedicando piu' tempo
del dovuto, non e' mica colpa mia. Il basilico lo tengo in terrazza a
Savona, l'orto ce l'ho in campagna in val Bormida.
Allora non sei ligure.

:D

ale
Mardot
2019-06-28 13:17:21 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
Se l'ho scritto io che cazzo c'entra Montanari?
Avevi scritto: Cucina è Cultura - Massimo Montanari
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Pure te sei in andropausa?
No figurati c'e' ancora tempo, sto solo cercando di capire quello che
scrivi, pur con tutte le difficolta' del caso.
il brano è di Montanari, la risposta a chi mi aveva chiesto qualcosa (non mi ricordo più chi sia) l'ho data io.
Senti fai una cosa, passami un po' del basilico del tuo orto che ti stai masticando, che sembra una roba buona. Quando torni dal trip avvisami.
Se scrivi troppo e non si capisce un cazzo, se non dedicando piu' tempo
del dovuto, non e' mica colpa mia. Il basilico lo tengo in terrazza a
Savona, l'orto ce l'ho in campagna in val Bormida.
Allora non sei ligure.
Di sangue non lo sono manco per nulla, 50/50 giusto giusto.
as
2019-06-28 13:23:50 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
Se l'ho scritto io che cazzo c'entra Montanari?
Avevi scritto: Cucina è Cultura - Massimo Montanari
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Pure te sei in andropausa?
No figurati c'e' ancora tempo, sto solo cercando di capire quello che
scrivi, pur con tutte le difficolta' del caso.
il brano è di Montanari, la risposta a chi mi aveva chiesto qualcosa (non mi ricordo più chi sia) l'ho data io.
Senti fai una cosa, passami un po' del basilico del tuo orto che ti stai masticando, che sembra una roba buona. Quando torni dal trip avvisami.
Se scrivi troppo e non si capisce un cazzo, se non dedicando piu' tempo
del dovuto, non e' mica colpa mia. Il basilico lo tengo in terrazza a
Savona, l'orto ce l'ho in campagna in val Bormida.
Allora non sei ligure.
Di sangue non lo sono manco per nulla, 50/50 giusto giusto.
era una battuta. Muntagnìn.

ale
Mardot
2019-06-28 14:07:17 UTC
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Ecco, approfitterei di questo topic sul pane per uno spunto sulla cd.
"superiorità" della cultura gastronomica italiana.
Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Perché?
La risposta è nel brano di Montanari stesso.
Tenderei poi a smentire il fatto che "solo in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.
ah ah ah pero' non dice quali e nemmeno elenca i tipi di pane, sembra un
grillino Montanari, ci manca solo che dica "questo lo dice lei!"
Non avevo letto.
Ma sei scemo oppure oggi era solo "una giornata un po' così"?
Fa l'elenco dei paesi europei e dei tipi di pane, e io non l'ho visto?
Sono io che ho risposto, cosa c'entra "Montanari"?
Non e' Montanari che scrive: Tenderei poi a smentire il fatto che "solo
in Italia" abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, perchè la
stessa varietà si riscontra in molti altri Paesi europei.?
Se l'ho scritto io che cazzo c'entra Montanari?
Avevi scritto: Cucina è Cultura - Massimo Montanari
Post by as
Pure te sei in andropausa?
No figurati c'e' ancora tempo, sto solo cercando di capire quello che
scrivi, pur con tutte le difficolta' del caso.
il brano è di Montanari, la risposta a chi mi aveva chiesto qualcosa (non mi ricordo più chi sia) l'ho data io.
Senti fai una cosa, passami un po' del basilico del tuo orto che ti stai masticando, che sembra una roba buona. Quando torni dal trip avvisami.
Se scrivi troppo e non si capisce un cazzo, se non dedicando piu' tempo
del dovuto, non e' mica colpa mia. Il basilico lo tengo in terrazza a
Savona, l'orto ce l'ho in campagna in val Bormida.
Allora non sei ligure.
Di sangue non lo sono manco per nulla, 50/50 giusto giusto.
era una battuta. Muntagnìn.
Di sangue non lo sono manco per nulla, 50/50 giusto giusto. :-D

Elwood
2019-06-27 14:23:41 UTC
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Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Mia personalissima opinione (empirica) è che il pane italiano fatica assai nei confronti di altre tradizioni, ad esempio quella francese.
--
Elwood (Peter S.)
Mardot
2019-06-27 15:12:28 UTC
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Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Mia personalissima opinione (empirica) è che il pane italiano fatica assai nei confronti di altre tradizioni, ad esempio quella francese.
Potresti fare un elenco dei tipi (diversi) di pane francese?
as
2019-06-27 15:27:12 UTC
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Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Mia personalissima opinione (empirica) è che il pane italiano fatica assai nei confronti di altre tradizioni, ad esempio quella francese.
Potresti fare un elenco dei tipi (diversi) di pane francese?
Ma sei serio o stai perculando?

Questa è una lista parziale trovata con poco sforzo:
le boulot ;
la faluche;
la fouée;
la fougasse;
la gâche de Normandie ou la gâche de Vendée ;
le pain azyme ;
le pain bûcheron ;
le pain de campagne ;
le pain épi ;
le pain au levain ;
le pain Napoléon, à Cherbourg ;
le pain polka;
Bagel;
Mantou;
Pan bagnat;
Pain au gluten;
Pain à la grecque;
Pain au son;
Pain brioché;
Pain brun;
Pain de campagne : appellation commerciale générique.
Pain crestou;
Pain d'épeautre;
Pain d'épices;
Pain de gruau;
Pain de maïs;
Pain de mie;
Pain de munition;
Pain maya;
Pain noir;
Pain de seigle ;
pain de méteil ;
benoiton;
Pain pistolet;
Pain pita;
Pain suédois;
Pain tabouna;
Pain viennois.

Poi, ammetto che nel tuo orto tu produca magari qualche varietà in più di queste.

ale
Mardot
2019-06-28 06:40:49 UTC
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Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Mia personalissima opinione (empirica) è che il pane italiano fatica assai nei confronti di altre tradizioni, ad esempio quella francese.
Potresti fare un elenco dei tipi (diversi) di pane francese?
Ma sei serio o stai perculando?
le boulot ;
la faluche;
la fouée;
la fougasse;
la gâche de Normandie ou la gâche de Vendée ;
le pain azyme ;
le pain bûcheron ;
le pain de campagne ;
le pain épi ;
le pain au levain ;
le pain Napoléon, à Cherbourg ;
le pain polka;
Bagel;
Mantou;
Pan bagnat;
Pain au gluten;
Pain à la grecque;
Pain au son;
Pain brioché;
Pain brun;
Pain de campagne : appellation commerciale générique.
Pain crestou;
Pain d'épeautre;
Pain d'épices;
Pain de gruau;
Pain de maïs;
Pain de mie;
Pain de munition;
Pain maya;
Pain noir;
Pain de seigle ;
pain de méteil ;
benoiton;
Pain pistolet;
Pain pita;
Pain suédois;
Pain tabouna;
Pain viennois.
Poi, ammetto che nel tuo orto tu produca magari qualche varietà in più di queste.
Praticamente quello che trovi in una sola regione qui in Italia.

PS: che poi molti dell'elenco sono uguali uno all'altro, sotto
moltissimi punti di vista

PPS: sono serio
as
2019-06-28 11:28:26 UTC
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Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Mia personalissima opinione (empirica) è che il pane italiano fatica assai nei confronti di altre tradizioni, ad esempio quella francese.
Potresti fare un elenco dei tipi (diversi) di pane francese?
Ma sei serio o stai perculando?
le boulot ;
la faluche;
la fouée;
la fougasse;
la gâche de Normandie ou la gâche de Vendée ;
le pain azyme ;
le pain bûcheron ;
le pain de campagne ;
le pain épi ;
le pain au levain ;
le pain Napoléon, à Cherbourg ;
le pain polka;
Bagel;
Mantou;
Pan bagnat;
Pain au gluten;
Pain à la grecque;
Pain au son;
Pain brioché;
Pain brun;
Pain de campagne : appellation commerciale générique.
Pain crestou;
Pain d'épeautre;
Pain d'épices;
Pain de gruau;
Pain de maïs;
Pain de mie;
Pain de munition;
Pain maya;
Pain noir;
Pain de seigle ;
pain de méteil ;
benoiton;
Pain pistolet;
Pain pita;
Pain suédois;
Pain tabouna;
Pain viennois.
Poi, ammetto che nel tuo orto tu produca magari qualche varietà in più di queste.
Praticamente quello che trovi in una sola regione qui in Italia.
Mi deludi. Pensavo che nel tuo singolo orto tu ne producessi di più.

ale
Mardot
2019-06-28 12:20:49 UTC
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Per quanto gli ingredienti siano sempre i soliti 5 o 6, solo in Italia
abbiamo questa enorme varietà nei tipi di pane, spesso anche solo
spostandosi di poche decine di km, da una città all'altra.
Mia personalissima opinione (empirica) è che il pane italiano fatica assai nei confronti di altre tradizioni, ad esempio quella francese.
Potresti fare un elenco dei tipi (diversi) di pane francese?
Ma sei serio o stai perculando?
le boulot ;
la faluche;
la fouée;
la fougasse;
la gâche de Normandie ou la gâche de Vendée ;
le pain azyme ;
le pain bûcheron ;
le pain de campagne ;
le pain épi ;
le pain au levain ;
le pain Napoléon, à Cherbourg ;
le pain polka;
Bagel;
Mantou;
Pan bagnat;
Pain au gluten;
Pain à la grecque;
Pain au son;
Pain brioché;
Pain brun;
Pain de campagne : appellation commerciale générique.
Pain crestou;
Pain d'épeautre;
Pain d'épices;
Pain de gruau;
Pain de maïs;
Pain de mie;
Pain de munition;
Pain maya;
Pain noir;
Pain de seigle ;
pain de méteil ;
benoiton;
Pain pistolet;
Pain pita;
Pain suédois;
Pain tabouna;
Pain viennois.
Poi, ammetto che nel tuo orto tu produca magari qualche varietà in più di queste.
Praticamente quello che trovi in una sola regione qui in Italia.
Mi deludi. Pensavo che nel tuo singolo orto tu ne producessi di più.
Anche tu mi deludi, pensavo che di pane na sapessi di piu'.
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