estate
2014-04-15 11:54:13 UTC
Nasce probabilmente come cibo che si conserva bene per alcuni giorni, e che quindi i pescatori portavano con sé nelle battute di pesca.
Penso che in zone in cui la pesca è stata per molto tempo una risorsa ci siano pizze salate simili.
"Tiella" significa "teglia".
Quella gaetana è fatta di due dischi di pasta di pane, tra cui si mette un ripieno fatto di pesce e/ o verdure: polpi, calamaretti, baccalà, alici, scarola, cicoria, olive (di Gaeta: famose), capperi, aglio, peperoncino piccante, zucchine, ecc. Ora, con la "fissa" della mozzarella di bufala e della ricotta + spinaci, ci si può mettere anche quel ripieno lì, ma non è tradizionale. Sulla falsariga della pizza napoletana ci si può mettere anche salsa di pomodoro o filetti o cubetti di pomodoro, ma neanche questa è "di tradizione".
Io compro il panetto di pasta di pane, e mi limito a dividerlo in due per ricavare i due dischi. Ne infarino soltanto uno, sulla faccia che starà a contatto della teglia bassa(tiella) unta (poco) d' olio. Sul disco metto il ripieno, che in genere è cicoria ripassata (cicoria piccola e tenera cotta in padella con olio, peperoncino e aglio)con baccalà (già lessato e spezzettato molto grossolanamente) o calamaretti (già cotti al tegame). Alla verdura e al pesce unisco abbondanti olive (di Gaeta snocciolate o no, o grosse e polposissime greche), peperoncino, alcuni filetti di acciughe (non mi va di cucinare pochissime alici fresche), un po' di capperi (di Pantelleria, più saporiti dei soliti sotto sale)e pezzetti di peperoncino piccante. Fatto un sostanzioso strato di ripieno, ci metto sopra il secondo disco di pasta, e lo saldo bene al primo. Ungo con poco olio (evo di Gaeta o Campoleone) il disco superiore e con la forchetta lo bucherello. Metto la "tiella" in forno a 200° e ce la lascio finchè il disco superiore si indurisce e si colora un po'.
Si mangia calda oppure fredda. In estate è perfetta fredda la sera dopo. Mi dicono che si accompagna bene al moscato (secco) di Terracina (bianco)al Cacchione di Nettuno doc (bianco)e perfino al Circeo doc (rosso). Io non lo so, perchè non bevo alcoolici.
Diciamo, per dare un' idea, che, per ogni persona, si dovrebbero considerare almeno 100 gr. di pesce (con i calamaretti, un po' di più, altrimenti forse non vale nemmeno la pena di comprarli).
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Estate
Penso che in zone in cui la pesca è stata per molto tempo una risorsa ci siano pizze salate simili.
"Tiella" significa "teglia".
Quella gaetana è fatta di due dischi di pasta di pane, tra cui si mette un ripieno fatto di pesce e/ o verdure: polpi, calamaretti, baccalà, alici, scarola, cicoria, olive (di Gaeta: famose), capperi, aglio, peperoncino piccante, zucchine, ecc. Ora, con la "fissa" della mozzarella di bufala e della ricotta + spinaci, ci si può mettere anche quel ripieno lì, ma non è tradizionale. Sulla falsariga della pizza napoletana ci si può mettere anche salsa di pomodoro o filetti o cubetti di pomodoro, ma neanche questa è "di tradizione".
Io compro il panetto di pasta di pane, e mi limito a dividerlo in due per ricavare i due dischi. Ne infarino soltanto uno, sulla faccia che starà a contatto della teglia bassa(tiella) unta (poco) d' olio. Sul disco metto il ripieno, che in genere è cicoria ripassata (cicoria piccola e tenera cotta in padella con olio, peperoncino e aglio)con baccalà (già lessato e spezzettato molto grossolanamente) o calamaretti (già cotti al tegame). Alla verdura e al pesce unisco abbondanti olive (di Gaeta snocciolate o no, o grosse e polposissime greche), peperoncino, alcuni filetti di acciughe (non mi va di cucinare pochissime alici fresche), un po' di capperi (di Pantelleria, più saporiti dei soliti sotto sale)e pezzetti di peperoncino piccante. Fatto un sostanzioso strato di ripieno, ci metto sopra il secondo disco di pasta, e lo saldo bene al primo. Ungo con poco olio (evo di Gaeta o Campoleone) il disco superiore e con la forchetta lo bucherello. Metto la "tiella" in forno a 200° e ce la lascio finchè il disco superiore si indurisce e si colora un po'.
Si mangia calda oppure fredda. In estate è perfetta fredda la sera dopo. Mi dicono che si accompagna bene al moscato (secco) di Terracina (bianco)al Cacchione di Nettuno doc (bianco)e perfino al Circeo doc (rosso). Io non lo so, perchè non bevo alcoolici.
Diciamo, per dare un' idea, che, per ogni persona, si dovrebbero considerare almeno 100 gr. di pesce (con i calamaretti, un po' di più, altrimenti forse non vale nemmeno la pena di comprarli).
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