Ruggine
2005-08-18 13:07:00 UTC
Ancora qualche nota che ho trovato a proposito di vaniglia ...
ri sottolienando, se ce ne fosse bisogno, Vaniglia e non Vanillina
(alla fine con questo termine si identifica in pratica quella
industriale)
Dalle virtù aromatiche e afrodisiache, era già conosciuta dagli
antichi Aztechi. Si tratta di una sorta di rampicante della grande
famiglia delle Orchidacee, queste specie vivono ovunque: dalle foreste
equatoriali alla tundra, dalle foreste umide delle montagne tropicali
alle regioni subdesertiche, ecc. Anche in Italia sono presenti con più
di ottanta specie. Le orchidee sono piante erbacee perenni e se ne
possono distinguere tre tipi: le orchidee terrestri, le epifite e le
orchidee con fusto rampicante. Proprio a questa ultima categoria
appartiene la Vanilla planifolia, il cui frutto costituisce la
vaniglia usata come spezia. Infatti, anche se in realtà esistono più
di 110 varietà di orchidee vaniglia, è solo la planifolia che fornisce
il 99% della produzione mondiale. Originaria del Messico, i suoi
frutti erano già conosciuti ed apprezzati dagli Aztechi, tanto da
essere considerati indispensabili per la preparazione della famosa
bevanda xoco-atl: dai semi di cacao, tostati e macinati, si
preparava una pasta densa e nutriente che, sciolta in acqua con
laggiunta di vaniglia ed altre spezie, si credeva fosse portatrice di
sapienza e saggezza. Una famosa leggenda narra che il sovrano azteco
Montezuma, golosissimo di questa bevanda, se la facesse preparare
cinquanta volte al giorno, servita in caraffe doro e gustata con
cucchiai in guscio di tartaruga. E poi, convintissimo delle proprietà
afrodisiache della vaniglia, ne facesse largo uso prima di far visita
alle sue innumerevoli mogli.
In Occidente la vaniglia giunse grazie agli Spagnoli che inizialmente
la usarono soprattutto come profumo ma che più tardi trovò impiego
anche come aromatizzante per dolci. Infatti, già nella seconda metà
del sedicesimo secolo in Spagna esisteva una produzione di cioccolato
aromatizzato alla vaniglia e successivamente fu usata anche come
farmaco contro febbri, isteria e melanconia.
Attualmente, i baccelli della vaniglia sono molto apprezzati in
gastronomia (si possono trovare allo stato naturale, oppure
trasformati in polvere, essenza ed estratto) perché conferiscono un
aroma unico a dolci, gelati e creme, anche se, purtroppo, questo
frutto viene sostituito in sempre maggiori quantità dalla vaniglia
sintetica, meno costosa ma anche molto meno profumata; nellindustria
cosmetica perché vengono utilizzati per la preparazione di profumi,
saponi, essenze e oli.
La pianta
La vaniglia (Vanilla planifolia) ha laspetto di una liana rampicante
e, per una buona coltivazione, ha bisogno di un sostegno. È dotata di
radici avventizie che fuoriescono dal fusto in posizione opposta a
quella delle foglie e si attaccano ai substrati che trovano. Prima che
una pianta fiorisca occorrono tre anni e, se viene ben curata,
continuerà a produrre fiori per almeno dieci. Mediamente una pianta
produce 100 baccelli lanno. La pianta fiorisce una volta allanno; i
fiori, piuttosto grandi, sono di colore bianco-verdastri e sono
raccolti in grappoli. La fioritura è di breve durata e, ad esclusione
del Messico dove allimpollinazione provvede una piccola ape locale
che si trova solo in questa nazione, è necessario impollinare
manualmente i fiori giorno per giorno. Se limpollinazione è riuscita,
il risultato saranno dei grappoli di baccelli che impiegheranno circa
otto o nove mesi a formare il frutto maturo. Il processo di produzione
dellessenza dopo la raccolta del frutto è piuttosto lungo e
complesso. Dunque, una volta maturi, i baccelli vengono raccolti (da
giugno a settembre), divisi in base alla loro grandezza e lasciati
essiccare. A questo punto vengono lasciati per alcuni minuti in acqua
molto calda (in questo modo si sviluppa laroma di vaniglia), per poi
essere successivamente riposti in casse di legno ricoperte da sacchi.
Dopo circa 48 ore i baccelli avranno assunto la loro caratteristica
colorazione nera; colorazione accentuata da una ulteriore
essiccazione, prima al sole e poi allombra, per diverse settimane.
Terminato questo processo, i baccelli vengono divisi in mazzetti per
grandezza e qualità ed inseriti in scatole metalliche foderate di
carta cerata.
La vaniglia deve il suo particolare aroma alla vanillina contenuta nei
frutti a forma di baccello in percentuale dell1-3%. Tre sono le
specie che vengono coltivate a scopo commerciale nelloceano Indiano
(La Réunion, Madagascar e Isole Comore), nel Pacifico (Polinesia), in
Centro e Sud America (Messico e Brasile) e ai Caraibi (isole di
Martinica e Guadalupa). Le qualità commerciali fondamentali sono: la
legittima, la bastarda o cimarrona e il vaniglione.
ri sottolienando, se ce ne fosse bisogno, Vaniglia e non Vanillina
(alla fine con questo termine si identifica in pratica quella
industriale)
Dalle virtù aromatiche e afrodisiache, era già conosciuta dagli
antichi Aztechi. Si tratta di una sorta di rampicante della grande
famiglia delle Orchidacee, queste specie vivono ovunque: dalle foreste
equatoriali alla tundra, dalle foreste umide delle montagne tropicali
alle regioni subdesertiche, ecc. Anche in Italia sono presenti con più
di ottanta specie. Le orchidee sono piante erbacee perenni e se ne
possono distinguere tre tipi: le orchidee terrestri, le epifite e le
orchidee con fusto rampicante. Proprio a questa ultima categoria
appartiene la Vanilla planifolia, il cui frutto costituisce la
vaniglia usata come spezia. Infatti, anche se in realtà esistono più
di 110 varietà di orchidee vaniglia, è solo la planifolia che fornisce
il 99% della produzione mondiale. Originaria del Messico, i suoi
frutti erano già conosciuti ed apprezzati dagli Aztechi, tanto da
essere considerati indispensabili per la preparazione della famosa
bevanda xoco-atl: dai semi di cacao, tostati e macinati, si
preparava una pasta densa e nutriente che, sciolta in acqua con
laggiunta di vaniglia ed altre spezie, si credeva fosse portatrice di
sapienza e saggezza. Una famosa leggenda narra che il sovrano azteco
Montezuma, golosissimo di questa bevanda, se la facesse preparare
cinquanta volte al giorno, servita in caraffe doro e gustata con
cucchiai in guscio di tartaruga. E poi, convintissimo delle proprietà
afrodisiache della vaniglia, ne facesse largo uso prima di far visita
alle sue innumerevoli mogli.
In Occidente la vaniglia giunse grazie agli Spagnoli che inizialmente
la usarono soprattutto come profumo ma che più tardi trovò impiego
anche come aromatizzante per dolci. Infatti, già nella seconda metà
del sedicesimo secolo in Spagna esisteva una produzione di cioccolato
aromatizzato alla vaniglia e successivamente fu usata anche come
farmaco contro febbri, isteria e melanconia.
Attualmente, i baccelli della vaniglia sono molto apprezzati in
gastronomia (si possono trovare allo stato naturale, oppure
trasformati in polvere, essenza ed estratto) perché conferiscono un
aroma unico a dolci, gelati e creme, anche se, purtroppo, questo
frutto viene sostituito in sempre maggiori quantità dalla vaniglia
sintetica, meno costosa ma anche molto meno profumata; nellindustria
cosmetica perché vengono utilizzati per la preparazione di profumi,
saponi, essenze e oli.
La pianta
La vaniglia (Vanilla planifolia) ha laspetto di una liana rampicante
e, per una buona coltivazione, ha bisogno di un sostegno. È dotata di
radici avventizie che fuoriescono dal fusto in posizione opposta a
quella delle foglie e si attaccano ai substrati che trovano. Prima che
una pianta fiorisca occorrono tre anni e, se viene ben curata,
continuerà a produrre fiori per almeno dieci. Mediamente una pianta
produce 100 baccelli lanno. La pianta fiorisce una volta allanno; i
fiori, piuttosto grandi, sono di colore bianco-verdastri e sono
raccolti in grappoli. La fioritura è di breve durata e, ad esclusione
del Messico dove allimpollinazione provvede una piccola ape locale
che si trova solo in questa nazione, è necessario impollinare
manualmente i fiori giorno per giorno. Se limpollinazione è riuscita,
il risultato saranno dei grappoli di baccelli che impiegheranno circa
otto o nove mesi a formare il frutto maturo. Il processo di produzione
dellessenza dopo la raccolta del frutto è piuttosto lungo e
complesso. Dunque, una volta maturi, i baccelli vengono raccolti (da
giugno a settembre), divisi in base alla loro grandezza e lasciati
essiccare. A questo punto vengono lasciati per alcuni minuti in acqua
molto calda (in questo modo si sviluppa laroma di vaniglia), per poi
essere successivamente riposti in casse di legno ricoperte da sacchi.
Dopo circa 48 ore i baccelli avranno assunto la loro caratteristica
colorazione nera; colorazione accentuata da una ulteriore
essiccazione, prima al sole e poi allombra, per diverse settimane.
Terminato questo processo, i baccelli vengono divisi in mazzetti per
grandezza e qualità ed inseriti in scatole metalliche foderate di
carta cerata.
La vaniglia deve il suo particolare aroma alla vanillina contenuta nei
frutti a forma di baccello in percentuale dell1-3%. Tre sono le
specie che vengono coltivate a scopo commerciale nelloceano Indiano
(La Réunion, Madagascar e Isole Comore), nel Pacifico (Polinesia), in
Centro e Sud America (Messico e Brasile) e ai Caraibi (isole di
Martinica e Guadalupa). Le qualità commerciali fondamentali sono: la
legittima, la bastarda o cimarrona e il vaniglione.