Discussione:
Mangia a gusto tuo e vesti a gusto degli altri
(troppo vecchio per rispondere)
gianni
2006-10-20 06:39:15 UTC
Permalink
Riprendo questa massima ripetutamente citata anche in un romanzo di
fantascienza ad ispirazione gastronomica di un autore italiano per
chiedere il vostro parere proprio sul "mangiare a gusto proprio".

Premetto che io sono abbastanza tradizionalista ed "integralista" in
gastronomia, insomma mi piacciono le ricette della tradizione italiana
senza sconfinare nelle mode e nelle contaminazioni (così come mi
piacciono le cucine estere, ma nelle loro versioni originali)


Ma secondo voi, se una cosa piace ad una persona è lecito cucinarsela
anche infrangendo i più intoccabili tabu gastronomici (penso al
formaggio sul pesce, pasta scotta, spaghetti riscaldati il giorno dopo ,
ananas o nutella sulla pizza e via dicendo... viaggiando all'estero ho
visto certi abusi gastronomici perpetrati alla nostro cucina) oppure
esiste un "gusto universale" che è giusto diffondere e difendere?

Come la pensate?

Grazie,
Giovanni
capsicum
2006-10-20 06:55:09 UTC
Permalink
Post by gianni
Riprendo questa massima ripetutamente citata anche in un romanzo di
fantascienza ad ispirazione gastronomica di un autore italiano per
chiedere il vostro parere proprio sul "mangiare a gusto proprio".
Premetto che io sono abbastanza tradizionalista ed "integralista" in
gastronomia, insomma mi piacciono le ricette della tradizione italiana
senza sconfinare nelle mode e nelle contaminazioni (così come mi piacciono
le cucine estere, ma nelle loro versioni originali)
Ma secondo voi, se una cosa piace ad una persona è lecito cucinarsela
anche infrangendo i più intoccabili tabu gastronomici (penso al formaggio
sul pesce, pasta scotta, spaghetti riscaldati il giorno dopo , ananas o
nutella sulla pizza e via dicendo... viaggiando all'estero ho visto certi
abusi gastronomici perpetrati alla nostro cucina) oppure esiste un "gusto
universale" che è giusto diffondere e difendere?
Come la pensate?
io la penso così:tra le mura domestiche ogniuno può fare la porcheria che
gli aggrada ma mai deve dire, come ho sentito fare da grandi gastronomi, "si
fa così"
è più onesto dire "a me piace così" si possono trovare detrattori ma anche
sostenitori e qui viene fuori il bello della cucina, che nessuno ha la bocca
uguale ad un altro e tutti possiamo dire la nostra senza imporre i nostri
gusti.
salucapsy
gianni
2006-10-20 07:27:30 UTC
Permalink
Post by capsicum
io la penso così:tra le mura domestiche ogniuno può fare la porcheria che
gli aggrada ma mai deve dire, come ho sentito fare da grandi gastronomi, "si
fa così"
Si, concordo, ma questo tocca l'altro aspetto della mia riflessione,
quello del gusto personale (lasciamo stare per adesso i cuochi)

Prendiamo il classico "Mario Rossi" che nelle proprie mure domestiche si
cucina sempre spaghetti e vongole mettendoci il formaggio da sopra (per
riprendere l'altro mio post) e magari ci beve un coca cola da sopra.

Ora a lui piace così e farà sempre così, ma forse perchè mai nessuno gli
ha spiegato che non si fa o forse perchè non riesce a cogliere quanto un
bel vino bianco possa esaltare il sapore del piatto.

Ecco, non vorrei imporre nulla, ma a volte vedendo quel "Mario Rossi"
penso "che si sta perdendo...."

Giovanni
capsicum
2006-10-20 07:48:15 UTC
Permalink
Post by gianni
Post by capsicum
io la penso così:tra le mura domestiche ogniuno può fare la porcheria che
gli aggrada ma mai deve dire, come ho sentito fare da grandi gastronomi,
"si fa così"
Si, concordo, ma questo tocca l'altro aspetto della mia riflessione,
quello del gusto personale (lasciamo stare per adesso i cuochi)
Prendiamo il classico "Mario Rossi" che nelle proprie mure domestiche si
cucina sempre spaghetti e vongole mettendoci il formaggio da sopra (per
riprendere l'altro mio post) e magari ci beve un coca cola da sopra.
Ora a lui piace così e farà sempre così, ma forse perchè mai nessuno gli
ha spiegato che non si fa o forse perchè non riesce a cogliere quanto un
bel vino bianco possa esaltare il sapore del piatto.
Ecco, non vorrei imporre nulla, ma a volte vedendo quel "Mario Rossi"
penso "che si sta perdendo...."
giusto, ma difficilmente lo "convertirai", ormai avrà consolidato il suo
gusto
salucapsy
Paolo S.
2006-10-20 08:55:05 UTC
Permalink
Post by gianni
mettendoci il formaggio da sopra
Metterci il formaggio da sotto è un po' più scomodo ma non impossibile,
se sei disposto a fare qualche acrobazia...
Post by gianni
e magari ci beve un coca cola da sopra.
Anche in questo caso, bere una coca cola da sopra può risultare più
comodo che berla stando, ad esempio, sotto il tavolo.
Anche se non capisco perchè si debba bere qualcosa stando proprio sopra
il piatto.

P.
gianni
2006-10-20 09:09:59 UTC
Permalink
Post by Paolo S.
Anche in questo caso, bere una coca cola da sopra può risultare più
comodo che berla stando, ad esempio, sotto il tavolo.
Anche se non capisco perchè si debba bere qualcosa stando proprio sopra
il piatto.
Ti ringrazio per avermi fatto notare il mio uso inappropriato della
lingua italiana... e per il tuo contributo alla discussione!

Giovanni
Carlo Morpurgo
2006-10-20 20:10:32 UTC
Permalink
Post by capsicum
io la penso così:tra le mura domestiche ogniuno può fare la porcheria che
gli aggrada ma mai deve dire, come ho sentito fare da grandi gastronomi, "si
fa così"
è più onesto dire "a me piace così" si possono trovare detrattori ma anche
sostenitori e qui viene fuori il bello della cucina, che nessuno ha la bocca
uguale ad un altro e tutti possiamo dire la nostra senza imporre i nostri
gusti.
salucapsy
Sono d'accordo ma con riserva...per esempio nessuno ha le stesse
impronte digitali di un altro, pero' esiste un "impronta digitale
umana", cioe' un qualcosa che noi possiamo catalogare come tale. Questa
analogia per dire che il gusto puo' si variare, nelle sfumature, pero'
secondo me c'e' una componente fisiologica, oltre che culturale, che ci
fa apprezzare di piu certi gusti ( o accoppiamenti di essi) che altri.

Carlo
Lcr
2006-10-20 21:09:34 UTC
Permalink
Post by Carlo Morpurgo
Sono d'accordo ma con riserva...per esempio nessuno ha le stesse
impronte digitali di un altro, pero' esiste un "impronta digitale
umana", cioe' un qualcosa che noi possiamo catalogare come tale. Questa
analogia per dire che il gusto puo' si variare, nelle sfumature, pero'
secondo me c'e' una componente fisiologica, oltre che culturale, che ci
fa apprezzare di piu certi gusti ( o accoppiamenti di essi) che altri.
probabilmente ti riferisci ad episodi di questo tipo:



preferisco rimanere dell'idea che sia necessario studio e passione.
Carlo Morpurgo
2006-10-20 21:29:44 UTC
Permalink
Post by Lcr
Post by Carlo Morpurgo
Sono d'accordo ma con riserva...per esempio nessuno ha le stesse
impronte digitali di un altro, pero' esiste un "impronta digitale
umana", cioe' un qualcosa che noi possiamo catalogare come tale.
Questa analogia per dire che il gusto puo' si variare, nelle
sfumature, pero' secondo me c'e' una componente fisiologica, oltre che
culturale, che ci fa apprezzare di piu certi gusti ( o accoppiamenti
di essi) che altri.
http://youtu.be/h3Lsn8MKQYk
preferisco rimanere dell'idea che sia necessario studio e passione.
AHAHA non ci credo....e questo non e' uno scherzo vero?...

studio e passione....mah si, pero' non nel senso di passare le giornate
a leggere sull'argomento. e' necessario piu che altro praticare, e con
una buona guida (meglio se umana)

Carlo
La cuisine du diable
2006-10-20 06:59:29 UTC
Permalink
Post by gianni
Ma secondo voi, se una cosa piace ad una persona è lecito cucinarsela
anche infrangendo i più intoccabili tabu gastronomici (penso al
formaggio sul pesce, pasta scotta, spaghetti riscaldati il giorno dopo ,
ananas o nutella sulla pizza e via dicendo... viaggiando all'estero ho
visto certi abusi gastronomici perpetrati alla nostro cucina) oppure
esiste un "gusto universale" che è giusto diffondere e difendere?
Come la pensate?
Ciao,
Mi batto per difendere il nostro patrimonio gastronomico, gli italiani
all'estero rarissimi i professionisti, quando c'e n'è uno cercano di
bruciarlo, io sono di un unico parere proteggere ciò che è nostro e
diffonderlo, ma sai, gli italiani in Italia se ne sbattono altamente
che ci rubino il meglio e del sabotaggio gastronomico.
BisousSSS
Ruggero
gianni
2006-10-20 07:16:30 UTC
Permalink
Post by La cuisine du diable
Mi batto per difendere il nostro patrimonio gastronomico, gli italiani
all'estero rarissimi i professionisti, quando c'e n'è uno cercano di
bruciarlo, io sono di un unico parere proteggere ciò che è nostro e
diffonderlo, ma sai, gli italiani in Italia se ne sbattono altamente
che ci rubino il meglio e del sabotaggio gastronomico.
Ti comprendo e concordo.

Conosco un tedesco che per tutta la vita si è sempre messo il formaggio
sugli spaghetti e vongole: lui diceva che gli piacevano di più così e
quando andava in un ristorante italiano chiedeva sempre il parmiggiano e
per di più gielo davano!!!

Capisco che un ristoratore deve guardare al proprio profitto, ma a quale
costo? Ad esempio in Germania, tantissimi ristoranti italiani si sono
adeguati al gusto dei tedeschi, offrendo sempre le solite lasagne, pasta
al forno oppure un'orribile pizza! Una volta mi capitò di trovare un
siciliano che si era interstadito a cucinare in maniera tadizionale:
davvero piatti eccezionali nella migliore tradizione insulare.
Un anno dopo ripassandoci aveva già cambiato una parte del menu, perchè
"i tedeschi vogliono sempre le solite cose!". L'anno dopo aveva chiuso!


Giovanni
Galet
2006-10-20 08:02:54 UTC
Permalink
[...] Una volta mi capit? di trovare un
davvero piatti eccezionali nella migliore tradizione insulare.
Un anno dopo ripassandoci aveva gi? cambiato una parte del menu, perch?
"i tedeschi vogliono sempre le solite cose!". L'anno dopo aveva chiuso!
Per caso si chiamava Primo ;-)?
http://www.imdb.com/title/tt0115678/

F
--
"One cannot think well, love well, sleep well, if one has not dined well."
(Virginia Woolf)
Pulcy
2006-10-20 08:27:39 UTC
Permalink
Post by gianni
Capisco che un ristoratore deve guardare al proprio profitto, ma a quale
costo? Ad esempio in Germania, tantissimi ristoranti italiani si sono
adeguati al gusto dei tedeschi, offrendo sempre le solite lasagne, pasta
al forno oppure un'orribile pizza! Una volta mi capitò di trovare un
davvero piatti eccezionali nella migliore tradizione insulare.
Un anno dopo ripassandoci aveva già cambiato una parte del menu, perchè "i
tedeschi vogliono sempre le solite cose!". L'anno dopo aveva chiuso!
Nel ristorante italiano in Germania dove vanno i miei genitori succede
esattamente così. Nel menù hanno le solite cose piene di panna e formaggi
"strani". Poi hanno un però un menù del giorno dove propongono cose
veramente buone e li cucinano come si deve, ingredienti permettendo.
E poi ancora quando veniamo noi ci preparano piatti "speciali" come per
esempio spaghetti con gamberi con *solo* spaghetti, gamberi e pomodoro :)
Hanno un bel banco di antipasti, alcune cose le preparano loro, e sono molto
buoni.
Insomma loro sanno preparare dei piatti buoni e *italiani* (sono pugliesi
doc) quando gli vengono richiesti. Altrimenti si adeguano e lo ammettono
apertamente.
Cmq il posto è ben frequentato, tanto che hanno aperto una seconda sede,
sempre piena anche quella. Prezzi abbordabili, ma si può anche spendere
molto (vedi filetti o pesce), ambiente sobrio ma elegante con la classica
musica italiana: Eros Ramazotti e Albano :-PPP
SteO153
2006-10-20 09:02:10 UTC
Permalink
Post by Pulcy
Nel ristorante italiano in Germania dove vanno i miei genitori succede
esattamente così. Nel menù hanno le solite cose piene di panna e
formaggi "strani".
non bisogna arrivare fino in germania, purtroppo :(
una decina di giorni fa sono andato a cena da rucola&pachino a roma
(trastevere), "famoso" per la pizza napoletana.
ora, hanno cambiato il cuoco e la fanno sono "romana" (sottile), ma poi
era una via di mezzo.
per non parlare poi dei condimenti, quasi tutte le pizze avevano il
parmigiano (da quando si usa? ma soprattutto da quando il parmigiano e'
napoletano?), per non parlare di quelle con la (cito dal menu') "panna
Chef"!!!
non perdo tempo a scrivere i miei commenti...

steo153
Pulcy
2006-10-20 09:41:25 UTC
Permalink
Post by SteO153
Post by Pulcy
Nel ristorante italiano in Germania dove vanno i miei genitori succede
esattamente così. Nel menù hanno le solite cose piene di panna e formaggi
"strani".
non bisogna arrivare fino in germania, purtroppo :(
Eh lo so. Una conoscente intollerante al lattosio è stata in viaggio di
nozze a Roma. Io le dissi "vai tranquilla al ristorante con la pasta al
pomodoro" e invece lei si è trovata il sugo allungato con la panna :(
E lo sapevate che in piazza Navona, se vuoi berti un caffè (e chi altro se
non i turisti fanno ste cose) non ti puoi sedere in prima fila?! Devi stare
più in dietro, chi vuole stare nelle prime file deve obbligatoriamente
mangiare.
massimo
2006-10-20 09:55:07 UTC
Permalink
Post by Pulcy
E lo sapevate che in piazza Navona, se vuoi berti un caffè (e chi altro se
non i turisti fanno ste cose) non ti puoi sedere in prima fila?! Devi stare
più in dietro, chi vuole stare nelle prime file deve obbligatoriamente
mangiare.
dilettanti. a milano, e non parlo del centro, manco ti fanno sedere all'
ora di pranzo, per un caffe'.
--
ciao!
massimo
Gillo # 1
2006-10-20 09:12:51 UTC
Permalink
parmiggiano e per di più gielo davano!!!
BASTA !!!
VI PREGO, BASTA !!!
Non ne posso più di veder far scempio due volte su tre del nome di quel
merviglioso prodotto che la terra d'Emilia ci fornisce.

Si scrive 'Parmigiano', con una stracazzo di "G" sola, poffErbacco !!!
"i tedeschi vogliono sempre le solite cose!".
Non è un problema di tedeschi.
Secondo te un ristorante cinese in Italia che non proponesse i soliti
involtini primavera, riso alla cantonese, maialeccetera eccetera, quanto
durerebbe ?
--
Gillo # 1 / Da Bologna la Grassa.
www.ilgillo.it www.ilgillo.splinder.com www.iltuocuoco.it
"Voi siete pieni di panna, quella a lunga conservazione" (cit.)
Enrico
2006-10-20 09:18:32 UTC
Permalink
Post by Gillo # 1
Non è un problema di tedeschi.
Secondo te un ristorante cinese in Italia che non proponesse i soliti
involtini primavera, riso alla cantonese, maialeccetera eccetera, quanto
durerebbe ?
Infatti si parlava del ristorante cinese che a roma fa piatti diversi
dal solito ma *comunque* sul menu propone anche le solite cose che sono
quelle regolarmente ordinate dalla maggioranza dei clienti.
--
Enrico "Tandorra" McMurphy
Garfield
2006-10-20 15:37:34 UTC
Permalink
Post by Enrico
Infatti si parlava del ristorante cinese che a roma fa piatti diversi
dal solito ma *comunque* sul menu propone anche le solite cose che sono
quelle regolarmente ordinate dalla maggioranza dei clienti.
Già mi pregusto gli "Xiao Mei alla bolognesa"
--
Garfield

http://norberto.fotopic.net/

"Al difuori del cane il libro è il miglior amico dell'uomo. Al didentro
del cane c'è troppo buio per leggere." (Groucho Marx)
gianni
2006-10-20 09:22:22 UTC
Permalink
Post by Gillo # 1
Si scrive 'Parmigiano', con una stracazzo di "G" sola, poffErbacco !!!
Scusami.
Post by Gillo # 1
Post by gianni
"i tedeschi vogliono sempre le solite cose!".
Non è un problema di tedeschi.
Secondo te un ristorante cinese in Italia che non proponesse i soliti
involtini primavera, riso alla cantonese, maialeccetera eccetera, quanto
durerebbe ?
Infatti, e' la stessa cosa che penso sempre io quando rifletto su questo
punto. Del resto, un cinese mi confermò la cosa qualche tempo fa dicendo
appunto che i loro ristoranti europei sono adattati al gusto occidentale
e che ben diversa è la cucina praticata nelle varie province cinesi.

Ma possiamo chiamarle ancora cucina italiana o cinese quelle
"simulazioni" offerte nel ristorante italiano in Germania o quello
cinese in Italia?

Giovanni
Gillo # 1
2006-10-20 09:30:48 UTC
Permalink
Post by gianni
Ma possiamo chiamarle ancora cucina italiana o cinese quelle
"simulazioni" offerte nel ristorante italiano in Germania o quello
cinese in Italia?
Sì, ma solo per convenzione linguistica...
--
Gillo # 1 / Da Bologna la Grassa.
www.ilgillo.it www.ilgillo.splinder.com www.iltuocuoco.it
"Voi siete pieni di panna, quella a lunga conservazione" (cit.)
Lcr
2006-10-20 09:45:38 UTC
Permalink
Post by Gillo # 1
parmiggiano e per di più gielo davano!!!
BASTA !!!
VI PREGO, BASTA !!!
Non ne posso più di veder far scempio due volte su tre del nome di quel
merviglioso prodotto che la terra d'Emilia ci fornisce.
Si scrive 'Parmigiano', con una stracazzo di "G" sola, poffErbacco !!!
parmiggggiano, parmiggggggiano, parmigggggggiano...
Gillo # 1
2006-10-20 10:00:36 UTC
Permalink
"Lcr" <***@VIAvirgilio.it> ha scritto nel messaggio
news:45389aca$0
Post by Lcr
parmiggggiano, parmiggggggiano, parmigggggggiano...
Proprio tu. Che tieni rinchiusi nelle tue segrete i colpevoli di "lesa
consonante" e li torturi nutrendoli a Parmesan, ma mostrandogli sotto il
naso preziose scaglie di 36mesi... :-)))
--
Gillo # 1 / Da Bologna la Grassa.
www.ilgillo.it www.ilgillo.splinder.com www.iltuocuoco.it
"Voi siete pieni di panna, quella a lunga conservazione" (cit.)
massimo
2006-10-20 10:03:07 UTC
Permalink
Post by Gillo # 1
Post by Lcr
parmiggggiano, parmiggggggiano, parmigggggggiano...
Proprio tu. Che tieni rinchiusi nelle tue segrete i colpevoli di "lesa
a me da' piu' fastidio agggratis
--
ciao!
massimo
ziab
2006-10-20 10:07:56 UTC
Permalink
Post by massimo
Post by Gillo # 1
Post by Lcr
parmiggggiano, parmiggggggiano, parmigggggggiano...
Proprio tu. Che tieni rinchiusi nelle tue segrete i colpevoli di "lesa
a me da' piu' fastidio agggratis
io soffro ogni volta che leggo *un'altro* (errore che ricorre spesso e
non può essere nemmeno scambiato per un refuso. SOB)
--
zb
SteO153
2006-10-20 10:10:29 UTC
Permalink
Post by ziab
io soffro ogni volta che leggo *un'altro* (errore che ricorre spesso e
non può essere nemmeno scambiato per un refuso. SOB)
io ho il correttore di thunderbird che mi da "un'anatra" come errore e
"un anatra" no. "un'aringa" non viene dato come errore

steo153
ziab
2006-10-20 10:26:37 UTC
Permalink
Post by SteO153
io ho il correttore di thunderbird che mi da "un'anatra" come errore e
"un anatra" no. "un'aringa" non viene dato come errore
disattivare il correttore, ti sembra brutto?
--
zb
massimo
2006-10-20 10:19:30 UTC
Permalink
Post by ziab
io soffro ogni volta che leggo *un'altro* (errore che ricorre spesso e
quello e' un errore, aggggratis e' una spiritosaggine (che non sopporto)
agratis invece mi piace :)
--
ciao!
massimo
das
2006-10-20 11:36:33 UTC
Permalink
Post by ziab
io soffro ogni volta che leggo *un'altro*
non che *qual'è* e *pò* siano meno dolorosi
--
/d
Gillo # 1
2006-10-20 13:01:48 UTC
Permalink
Post by das
non che *qual'è*
Io ci casco ancora puntualmente...
--
Gillo # 1 / Da Bologna la Grassa.
www.ilgillo.it www.ilgillo.splinder.com www.iltuocuoco.it
"Voi siete pieni di panna, quella a lunga conservazione" (cit.)
Speck
2006-10-20 13:54:28 UTC
Permalink
Post by Gillo # 1
Io ci casco ancora
Vai tranquillo, ci fu un tempo in cui "ancora" si scriveva "anch'ora"
;-)
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
Garfield
2006-10-20 15:38:47 UTC
Permalink
Post by ziab
io soffro ogni volta che leggo *un'altro* (errore che ricorre spesso e
non può essere nemmeno scambiato per un refuso. SOB)
Vogliamo dire quanto è irritante la "gabina elettorale"?
--
Garfield

http://norberto.fotopic.net/

"Al difuori del cane il libro è il miglior amico dell'uomo. Al didentro
del cane c'è troppo buio per leggere." (Groucho Marx)
Vilco
2006-10-20 10:05:20 UTC
Permalink
Post by Gillo # 1
parmiggiano e per di più gielo davano!!!
BASTA !!!
VI PREGO, BASTA !!!
Non ne posso più di veder far scempio due volte su tre del nome di
quel merviglioso prodotto che la terra d'Emilia ci fornisce.
Si scrive 'Parmigiano', con una stracazzo di "G" sola, poffErbacco !!!
Quoto. E non comprate il grattuGGGGGiato!
--
Vilco
Think pink, drink rose'
Garfield
2006-10-20 15:39:40 UTC
Permalink
Post by Vilco
Post by Gillo # 1
Si scrive 'Parmigiano', con una stracazzo di "G" sola, poffErbacco !!!
Quoto. E non comprate il grattuGGGGGiato!
Nemmeno se è "Regiano"?
--
Garfield

http://norberto.fotopic.net/

"Al difuori del cane il libro è il miglior amico dell'uomo. Al didentro
del cane c'è troppo buio per leggere." (Groucho Marx)
SteO153
2006-10-20 10:13:36 UTC
Permalink
Post by Gillo # 1
BASTA !!!
VI PREGO, BASTA !!!
Non ne posso più di veder far scempio due volte su tre del nome di quel
merviglioso prodotto che la terra d'Emilia ci fornisce.
e poi ci meravigliamo che mettono il parmiGGiano nella parmiGGiana :)
una volta al supermercato davanti a me una signora ha chiesto il
galbanino a fette perche' doveva fare la parmigiana...

steo153
SteO153
2006-10-20 10:14:13 UTC
Permalink
g
Claudia
2006-10-20 12:53:47 UTC
Permalink
"gianni" <>
Post by gianni
Capisco che un ristoratore deve guardare al proprio profitto, ma a quale
costo? Ad esempio in Germania, tantissimi ristoranti italiani si sono
adeguati al gusto dei tedeschi, offrendo sempre le solite lasagne, pasta
al forno oppure un'orribile pizza! Una volta mi capitò di trovare un
davvero piatti eccezionali nella migliore tradizione insulare.
Un anno dopo ripassandoci aveva già cambiato una parte del menu, perchè "i
tedeschi vogliono sempre le solite cose!". L'anno dopo aveva chiuso!
puoi anche nn andare fino in germania....i miei avevano una rosticceria IN
ITALIA!
beh..alla fine si cucinava senza fantasia...pollo....lasagne, patatine e
crocchette di patate...qualsiasi altra cosa "innovativa" ma pursempre della
tradizione italiana....rimaneva lì...tutta per noi!!!
alla fine quando sei sul mercato e devi vendere nn puoi ostinarti a cucinare
quello ceh piace a te...purtroppo!!!
certi clienti ti fanno passare ogni fantasia!
ad oggi io faccio delle crocchette di melanzane ceh fanno impazzire i miei
amici che le prenotano e desiderano...ma che in rosticceria nn andavano
proprio perchè...esteticamente nn erano perfette come quelle di
patate...eppure il gusto è mille volte più completo!!!!
eppure in casa noi nn ci limitavamo a quello ceh cucinavamo in rosticceria.
diciamo che finchè c'era la rosticceri aperta eravamo più SARTI (richimando
il titolo del messaggio) che cuochi!

Bacio
Cai
La cuisine du diable
2006-10-20 15:37:23 UTC
Permalink
Post by Claudia
puoi anche nn andare fino in germania....i miei avevano una rosticceria IN
ITALIA!
beh..alla fine si cucinava senza fantasia...pollo....lasagne, patatine e
crocchette di patate...qualsiasi altra cosa "innovativa" ma pursempre della
tradizione italiana....rimaneva lì...tutta per noi!!!
alla fine quando sei sul mercato e devi vendere nn puoi ostinarti a cucinare
quello ceh piace a te...purtroppo!!!
certi clienti ti fanno passare ogni fantasia!
ad oggi io faccio delle crocchette di melanzane ceh fanno impazzire i miei
amici che le prenotano e desiderano...ma che in rosticceria nn andavano
proprio perchè...esteticamente nn erano perfette come quelle di
patate...eppure il gusto è mille volte più completo!!!!
eppure in casa noi nn ci limitavamo a quello ceh cucinavamo in rosticceria.
diciamo che finchè c'era la rosticceri aperta eravamo più SARTI (richimando
il titolo del messaggio) che cuochi!
Qui dovrebbe allora subbentrare il ministro dei beni o degli esteri o
altri, vedi i ristoranti francesi all'estero (fuori della francia),
bisogna ovviamente adeguarsi al gusto del posto, ma non esageratamente,
i francesi seguono la loro "cucina" ed in più trovano i migliori
prodotti, cosa che i nostri prodotti sono sotto la media, l'ex ministro
mi rispose che iniziavano dal Belgio a mandare i migliori prodotti e
una campagna di gastronomia o Gastronomia Italiana, ma anche lì è
sbagliato, bisogna iniziare o dall'america o dalla francia.
Mi bevo un'altro caffè per svegliarmi.
BisousSSS
Ruggero
Claudia
2006-10-20 15:59:43 UTC
Permalink
"La cuisine du diable"
Post by La cuisine du diable
Qui dovrebbe allora subbentrare il ministro dei beni o degli esteri o
altri, vedi i ristoranti francesi all'estero (fuori della francia),
bisogna ovviamente adeguarsi al gusto del posto, ma non esageratamente,
i francesi seguono la loro "cucina" ed in più trovano i migliori
prodotti, cosa che i nostri prodotti sono sotto la media,
...aspe nn dico che nn si cucina bene in italia...dico che ormai siamo
abituati (o meglio quelli ceh si recano a comperare il cibo lo sono) ad un
certo gusto e a certi piatti...
ti faccio un esempio (sempre dalla rosticceria di famiglia)...il
pollo....arrosto...ruspante (perchè allevato a terra e si vede dalla
consisetnza) non è graito ai più...e nn solo....la gente crede ceh la carne
più tosta e il fatto ceh nn si stacchi dalle ossa (cosa che invece il pollo
di batteria fa senza nemmeno essere toccato) sai un difetto!!!
:0(
Bacio
Cai
La cuisine du diable
2006-10-20 17:16:27 UTC
Permalink
Post by Claudia
...aspe nn dico che nn si cucina bene in italia...dico che ormai siamo
abituati (o meglio quelli ceh si recano a comperare il cibo lo sono) ad un
certo gusto e a certi piatti...
ti faccio un esempio (sempre dalla rosticceria di famiglia)...il
pollo....arrosto...ruspante (perchè allevato a terra e si vede dalla
consisetnza) non è graito ai più...e nn solo....la gente crede ceh la carne
più tosta e il fatto ceh nn si stacchi dalle ossa (cosa che invece il pollo
di batteria fa senza nemmeno essere toccato) sai un difetto!!!
Ciao Claudia,
Il mondo evolve, le abitudini cambiano, si adegua alle domande di
mercato, si cucina sempre più in fretta, si compera già pronto, in
una parola decadenza, ma tocca a noi trasformatori di alimenti a
conservare il più possibile la nostra Gastronomia e non lasciarcela
rubare, trovai a Lussemburgo un italiano che aprì un ristorante che
secondo lui avrei dovuto imparare a fare i piatti pseudo-italiani da un
francese, già che questi ultimi ci hanno dilapidato del nostro
patrimonio culinare bisogna anche offrire su un piatto d'argento ciò
che ci rimane?
No! lasciai il grembiule!
Buona giornata
Ruggero
La cuisine du diable
2006-10-20 15:24:44 UTC
Permalink
Post by gianni
Ti comprendo e concordo.
Conosco un tedesco che per tutta la vita si è sempre messo il formaggio
sugli spaghetti e vongole: lui diceva che gli piacevano di più così e
quando andava in un ristorante italiano chiedeva sempre il parmiggiano e
per di più gielo davano!!!
Capisco che un ristoratore deve guardare al proprio profitto, ma a quale
costo? Ad esempio in Germania, tantissimi ristoranti italiani si sono
adeguati al gusto dei tedeschi, offrendo sempre le solite lasagne, pasta
al forno oppure un'orribile pizza! Una volta mi capitò di trovare un
davvero piatti eccezionali nella migliore tradizione insulare.
Un anno dopo ripassandoci aveva già cambiato una parte del menu, perchè
"i tedeschi vogliono sempre le solite cose!". L'anno dopo aveva chiuso!
Buongiorno (appena sveglio)
Nella zona dove mi trovo sono i Tedeschi quelli che ne capiscono di
più e si piegano, quelli più terribili che vogliono anche insegnarmi
il ragù (bolognese) sono i francesi e gli italiani, i FR si credono al
sommo della gastronomia ma se si guarda in effetti le pattumiere son
piene di scattolame, gli IT (Bauer) diventati ristoratori con personale
improvissato, la clentela FR i bilingue sono Ok. gli altri da buttar
loro i piatti in testa, la clientela italiana, chi si ricorda cos'è
l'Italia Ok. gli altri da buttar fuori a calci in culo, sono quelli che
non vorrei mai servire e che reclamano.
Buona serata
Ruggero
Nico
2006-10-20 08:21:18 UTC
Permalink
Post by gianni
Ma secondo voi, se una cosa piace ad una persona è lecito cucinarsela
Ci mancherebbe.
--
Nico
"Haec immatura a me iam frustra leguntur oy"
ziab
2006-10-20 10:05:10 UTC
Permalink
Post by gianni
Come la pensate?
a grandi linee, o sei platonico (e quindi crederai a un gusto universale
che lega il bello, il buono, il bene) o sei sofista (nel caso, prenderai
l'uomo a misura di tutte cose, sosterrai che tanto la verità quanto
l'oggettività del gusto non esistono, essendo ciascuna cosa misurabile
solo con metri personali).

Il detto popolare mi sembra il tentativo di salvare capra e cavoli,
confinando il gusto inerente al palato nella sfera strettamente
personale e soggettiva, ma elevando quello estetico - ossia del vestire,
dell'esperienza visiva e condivisa - nella sfera dell'oggettivo.

Io sono platonica e pertanto credo che esista un gusto oggettivo anche
del buono e del cattivo, termini da intendere nel senso più ampio, al di
là di una lettura strettamente "morale". Ma si tratta di un atto di
fede, da riporre nelle premesse logiche che sottostanno a un qualsiasi
discorso: entrambi le tesi sono argomentabili, a partire da presupposti
distinti, e nessuna è - di per sè - portatrice di una tale carica di
verità da inficiare l'altra.

Prova ne sia che il discorso è vecchio di 2000 e passa anni ma continua
a rimanere vivo
--
zb
massimo
2006-10-20 10:16:49 UTC
Permalink
Post by ziab
Io sono platonica e pertanto credo che esista un gusto oggettivo anche
del buono e del cattivo
va bene, ma bisogna anche calare il concetto nella storia. nel rinascimento
era buono il cervo in salsa di zucchero e cannella.
--
ciao!
massimo
ziab
2006-10-20 10:22:55 UTC
Permalink
Post by massimo
va bene, ma bisogna anche calare il concetto nella storia. nel rinascimento
era buono il cervo in salsa di zucchero e cannella.
a parte che continuo ad apprezzare la cacciagione nella consolidata
tradizione degli abbinamenti col dolce, lo hai mai provato?

te lo chiedo perché ho mangiato di recente un coniglio allo zucchero:
decisamente inusuale (per come sono soggettivamente abituata a pensare
un coniglio) ma di certo non cattivo
--
zb
massimo
2006-10-20 10:32:25 UTC
Permalink
Post by ziab
a parte che continuo ad apprezzare la cacciagione nella consolidata
tradizione degli abbinamenti col dolce, lo hai mai provato?
no, ma mi suonava un esempio sbagliato gia' mentre lo scrivevo. il concetto
di evoluzione del gusto nelle epoche storiche pero' rimane. anche quello
del giusto.
--
ciao!
massimo
ziab
2006-10-20 10:48:43 UTC
Permalink
Post by massimo
Post by ziab
a parte che continuo ad apprezzare la cacciagione nella consolidata
tradizione degli abbinamenti col dolce, lo hai mai provato?
no, ma mi suonava un esempio sbagliato gia' mentre lo scrivevo.
a me no; mi offro volontaria per un cervo di qualche annetto, con salsa
di zucchero e cannella
Post by massimo
il concetto di evoluzione del gusto nelle epoche storiche pero' rimane.
e per quale misteriosa ragione il concetto di "evoluzione del gusto"
dovrebbe rimanere estraneo a una sua possibile (e auspicabilissima)
storicizzazione? (fosse per me, lo daterei al XIX sec. - ad essere
generosi estendendolo anche nelle prime cinque decadi del XX - e lì lo
confinerei).
Post by massimo
anche quello del giusto.
qui cambia il piano di lavoro. Non si possono mescolare capre e cavoli!
--
zb
Gillo # 1
2006-10-20 10:58:33 UTC
Permalink
"ziab" <***@despammed.com> ha scritto nel messaggio
news:1hnib21.1t0190z1iyv98kN%
Post by ziab
Non si possono mescolare capre e cavoli!
Beh, perchè no ?
magari la capra stufata e i cavoli gratinati... :-)))
--
Gillo # 1 / Da Bologna la Grassa.
www.ilgillo.it www.ilgillo.splinder.com www.iltuocuoco.it
"Voi siete pieni di panna, quella a lunga conservazione" (cit.)
ziab
2006-10-20 12:14:28 UTC
Permalink
Post by Gillo # 1
Beh, perchè no ?
magari la capra stufata e i cavoli gratinati... :-)))
vabbè, buttiamo tutto in vacca :-)

questa come la facciamo? ripiena di un maialino, ripieno di un agnello,
ripieno di un'oca, ripiena di un'anatra, ripiena di un piccione, ripieno
di una quaglia affumicata?

:-)

i cavoli li preferirei leggermente fermentati, grazie
--
zb
SteO153
2006-10-20 12:18:02 UTC
Permalink
Post by ziab
Post by Gillo # 1
magari la capra stufata e i cavoli gratinati... :-)))
vabbè, buttiamo tutto in vacca :-)
questa come la facciamo?
ti rispondi da sola, ripiena di capra stufata e cavoli gratinati :)

steo153
massimo
2006-10-20 11:29:04 UTC
Permalink
Post by ziab
Post by massimo
no, ma mi suonava un esempio sbagliato gia' mentre lo scrivevo.
a me no; mi offro volontaria per un cervo di qualche annetto, con salsa
di zucchero e cannella
mi offro anch' io. per questo era un esempio sbagliato.
Post by ziab
Post by massimo
il concetto di evoluzione del gusto nelle epoche storiche pero' rimane.
e per quale misteriosa ragione il concetto di "evoluzione del gusto"
dovrebbe rimanere estraneo a una sua possibile (e auspicabilissima)
storicizzazione? (fosse per me, lo daterei al XIX sec. - ad essere
generosi estendendolo anche nelle prime cinque decadi del XX - e lì lo
confinerei).
vabbe' ma allora non dirti platonica. i platonici non hanno letto engels
Post by ziab
Post by massimo
anche quello del giusto.
qui cambia il piano di lavoro. Non si possono mescolare capre e cavoli!
sei tu che parlavi di bene. siamo li'
--
ciao!
massimo
ziab
2006-10-20 12:05:33 UTC
Permalink
Post by massimo
Post by ziab
e per quale misteriosa ragione il concetto di "evoluzione del gusto"
dovrebbe rimanere estraneo a una sua possibile (e auspicabilissima)
storicizzazione? (fosse per me, lo daterei al XIX sec. - ad essere
generosi estendendolo anche nelle prime cinque decadi del XX - e lì lo
confinerei).
vabbe' ma allora non dirti platonica.
eh ??? spiegami per favore, senza considerare quanto segue.

mi stavo solamente calando nell'esercizio, forse crociano e per altro da
te sollecitato, della storicizzazione. E di stavo sollecitando a
'storicizzare' a tua volta il concetto di evoluzione.
Per come la vedo, si possono scrivere molte cose, senza - per questo -
ritenerle proprie né sentirsi tenuti ad aderirvi. A me, per farti un
esempio, il concetto di 'evoluzione', specie se intriso di note
progressive e cumulative, è assolutamente estraneo e lo riconduco a una
lettura parziale e alquanto marginale della storia, pur non negando che
essa sia, a sua volta - all'interno di un certo schema di pensiero -
'storicizzabile'. Ma all'interno di questo gioco, quello della
storicizzazione del gusto, non mi sembri aver dato risposte, salvo
citare un caso, amo' di esempio, che hai immadiatamente ritratto
Post by massimo
i platonici non hanno letto engels
a parte che - in assoluto - non mi sembrerebbero aver perso molto, me la
spieghi?
Post by massimo
Post by ziab
Post by massimo
anche quello del giusto.
qui cambia il piano di lavoro. Non si possono mescolare capre e cavoli!
sei tu che parlavi di bene. siamo li'
scusami, io ho parlato di bello, buono e bene. Il giusto lo hai
introdotto tu. Le distinzioni tra bene e giusto, non le ho inventato io,
eppur ci sono. Mai mi sarei permessa di introdurre la categoria del
'giusto', in questo contesto (la trovo fuori luogo).

le tue - scusami - non sono riposte, ma chiusure. Non argomenti nulla,
tagli solo giudizi. Se vuoi ci puoi riprovare, da parte mia so che il
tentativo di discussione non muoverà una sola anima (vedi quanto sono
platonica!) dai preconcetti che nutre e ai quali si affida.

Se vuoi, in soldoni, ti lascio la risposta, per come la vedo.

Credo che di 'bello' (in arte) ne capisca qualcosa chi l'arte
contemporanea la compra, e via a seguire... (sintetizzando)
--
zb
massimo
2006-10-20 13:44:34 UTC
Permalink
Post by ziab
Post by massimo
Post by ziab
e per quale misteriosa ragione il concetto di "evoluzione del gusto"
dovrebbe rimanere estraneo a una sua possibile (e auspicabilissima)
storicizzazione? (fosse per me, lo daterei al XIX sec. - ad essere
generosi estendendolo anche nelle prime cinque decadi del XX - e lì lo
confinerei).
vabbe' ma allora non dirti platonica.
eh ??? spiegami per favore, senza considerare quanto segue.
bene, ri-leggo dopo. come fai convivere le categorie assolute con la scelta
di un secolo, anzi di un qualche decennio preferito?
Post by ziab
mi stavo solamente calando nell'esercizio, forse crociano e per altro da
te sollecitato, della storicizzazione. E di stavo sollecitando a
'storicizzare' a tua volta il concetto di evoluzione.
Per come la vedo, si possono scrivere molte cose, senza - per questo -
ritenerle proprie né sentirsi tenuti ad aderirvi. A me, per farti un
esempio, il concetto di 'evoluzione', specie se intriso di note
progressive e cumulative, è assolutamente estraneo e lo riconduco a una
lontanissimo da me il concetto di evoluzione progressiva e cumulativa.
se si parla di gusto, poi, tanto meno.
Post by ziab
lettura parziale e alquanto marginale della storia, pur non negando che
essa sia, a sua volta - all'interno di un certo schema di pensiero -
'storicizzabile'. Ma all'interno di questo gioco, quello della
storicizzazione del gusto, non mi sembri aver dato risposte, salvo
citare un caso, amo' di esempio, che hai immadiatamente ritratto
va be' al momento non mi era venuto in mente nient' altro. il tuo esempio
della cacciagione piccola dentro quella piu' grossa l' avevo scartata
perche' ancora piu' curiosa, in fondo. ci devo ripensare
Post by ziab
Post by massimo
i platonici non hanno letto engels
a parte che - in assoluto - non mi sembrerebbero aver perso molto, me la
spieghi?
be' introduce categorie economiche che platone non considerava. certo non
e' stato l' unico. io lo leggo volentieri, come benjamin, sulla rivoluzione
industriale.
Post by ziab
Post by massimo
Post by ziab
Post by massimo
anche quello del giusto.
qui cambia il piano di lavoro. Non si possono mescolare capre e cavoli!
sei tu che parlavi di bene. siamo li'
scusami, io ho parlato di bello, buono e bene. Il giusto lo hai
introdotto tu. Le distinzioni tra bene e giusto, non le ho inventato io,
eppur ci sono. Mai mi sarei permessa di introdurre la categoria del
'giusto', in questo contesto (la trovo fuori luogo).
le tue - scusami - non sono riposte, ma chiusure. Non argomenti nulla,
tagli solo giudizi. Se vuoi ci puoi riprovare, da parte mia so che il
tentativo di discussione non muoverà una sola anima (vedi quanto sono
platonica!) dai preconcetti che nutre e ai quali si affida.
Se vuoi, in soldoni, ti lascio la risposta, per come la vedo.
grazie, bengentile
Post by ziab
Credo che di 'bello' (in arte) ne capisca qualcosa chi l'arte
contemporanea la compra, e via a seguire... (sintetizzando)
come le banche giapponesi, per esempio.
--
ciao!
massimo
ziab
2006-10-20 15:22:40 UTC
Permalink
Post by massimo
bene, ri-leggo dopo. come fai convivere le categorie assolute con la scelta
di un secolo, anzi di un qualche decennio preferito?
il sottintendere un assoluto non implica l'impossibilità di convivere
con una categoria storicizzata... non vedo la difficoltà

l'evoluzione del gusto, in questo argomentare, non l'ho introdotta io
che vorrei piuttosto provare il cervo in salsa di zucchero e cannella
Post by massimo
lontanissimo da me il concetto di evoluzione progressiva e cumulativa.
se si parla di gusto, poi, tanto meno.
e che altro senso dai, all' "evoluzione del gusto", in questo contesto?
al di là di aver cannato l'esempio? :-)
Post by massimo
va be' al momento non mi era venuto in mente nient' altro. il tuo esempio
della cacciagione piccola dentro quella piu' grossa l' avevo scartata
perche' ancora piu' curiosa, in fondo. ci devo ripensare
suggerirei di provare. Di recente ho avuto sotto i denti una
combinazione 'platonica', identica - precisa precisa - all'archetipo del
gusto, tramandato da secoli: anatra contenente piccione contenente
quaglia; e una riproposta emergenziale (non si era trovato il piccione)
composta di: anatra, galletto, quaglia. Bene, in questo secondo caso gli
opposti 'platonici' (anatra e quaglia) reggevano ottimamente, il
galletto era invece da buttare. Oltre a presentarsi scomposto alla vista
(l'anatra era esplosa perché il galletto si era gonfiato troppo), ti
assicuro che il piatto non è stato servito da un cameriere ma da un
cuoco, che si è scusato per la mancanza di materia prima al mercato, ben
sapendo che la scelta era di ripiego. Avendoli provati entrambi,
aderisco all'archetipo, senza esitazione alcuna
Post by massimo
be' introduce categorie economiche che platone non considerava. certo non
e' stato l' unico. io lo leggo volentieri, come benjamin, sulla rivoluzione
industriale.
Che il mondo si cambiato, per ciò che riguarda la produzione, è
innegabile. Né voglio considerare irrilevanti le nuove categorie
introdotte. Ma non si può attribuire solo alla modernità un pensiero che
anche l'antichità ben conosceva. Il tema non era forse altrettanto
centrale, ma la speculazione sulle olive di Talete apre alcuni punti
d'osservazione interessanti, riguardo all'economia (comprese le
possibilità e l'interesse/disinteresse di speculare)
Post by massimo
Post by ziab
Credo che di 'bello' (in arte) ne capisca qualcosa chi l'arte
contemporanea la compra, e via a seguire... (sintetizzando)
come le banche giapponesi, per esempio.
detto senza tergiversare: NON CI STIAMO CAPENDO.
Tu citi l'impresa di acquistare, nel XX sec., un pittore del XIX.
Operazione equiparabile al mettere in cassaforte un Bellini. Quello è un
investimento, buono a dar prova di liquidità, ma è un'operazione ormai
slegata dai temi dell'estetica, per come un'anima contemporanea
(interessata - in soldoni - al mondo dei coevi) la può intendere.
L'esempio Van Gogh, in quegli anni, aveva già precluso la discussione
sul 'bello': era, da decenni, diventato un 'classico'
--
zb
massimo
2006-10-21 14:59:42 UTC
Permalink
Post by ziab
Post by massimo
bene, ri-leggo dopo. come fai convivere le categorie assolute con la scelta
di un secolo, anzi di un qualche decennio preferito?
il sottintendere un assoluto non implica l'impossibilità di convivere
con una categoria storicizzata... non vedo la difficoltà
io una contraddizioncella ce la vedo, invece. convivere e' una cosa,
decidere dove collocare nel tempo un concetto assoluto, un' altra
Post by ziab
l'evoluzione del gusto, in questo argomentare, non l'ho introdotta io
che vorrei piuttosto provare il cervo in salsa di zucchero e cannella
Post by massimo
lontanissimo da me il concetto di evoluzione progressiva e cumulativa.
se si parla di gusto, poi, tanto meno.
e che altro senso dai, all' "evoluzione del gusto", in questo contesto?
al di là di aver cannato l'esempio? :-)
evoluzione come cambiamento, ampliamento. si puo' pensare alla storia umana
come una ricerca di nuovi sapori, nuovi territori dove cacciare, dove
raccogliere, o dove coltivare piante nuove, eccetera
dalle migrazioni dall' africa alle repubbliche marinare alla compagnia
delle indie a walmart.
due esempi nuovi, da quello che ho letto e visto in settimana.
consider the lobster, david foster wallace. un articolo per la rivista
"gourmet" americana (ho il link a un pdf da qualche parte, se serve lo
cerco) ecco david dice che fino a meta' ottocento, nel maine (50% delle
aragoste consumate negli stati uniti), l' aragosta era considerata cibo per
poveracci. c'erano leggi che vietavano di servire aragosta piu' di una
volta la settimana nei penitenziari del maine, era un cibo considerato
umiliante, un po' come servire del topo arrosto.
due. golden door. nuovomondo. il film di crialese. non si parla mai di
cibo, ma mi viene da pensare: quando questi sbarcano a new york mangeranno
hot dog, robe sconosciute, che tenteranno di combattere, una volta
stabilitisi da qualche parte. per poi averne nostalgia dopo qualche anno.
ecco, dove vedi categorie assolute qua dentro?
il viaggio, la scoperta di nuovi cibi si che e' un assoluto.

cut
Post by ziab
Che il mondo si cambiato, per ciò che riguarda la produzione, è
innegabile. Né voglio considerare irrilevanti le nuove categorie
introdotte. Ma non si può attribuire solo alla modernità un pensiero che
anche l'antichità ben conosceva. Il tema non era forse altrettanto
centrale, ma la speculazione sulle olive di Talete apre alcuni punti
d'osservazione interessanti, riguardo all'economia (comprese le
possibilità e l'interesse/disinteresse di speculare)
non la ricordavo la speculazione di talete sulle olive. ma dopo aver tolto
il cappello per il genio da terziario avanzato quando ancora non esisteva:
la definizione dell' operazione si puo' riassumere col termine tecnico
"botta di culo".
molto interessante, comunque.
Post by ziab
Post by massimo
Post by ziab
Credo che di 'bello' (in arte) ne capisca qualcosa chi l'arte
contemporanea la compra, e via a seguire... (sintetizzando)
come le banche giapponesi, per esempio.
detto senza tergiversare: NON CI STIAMO CAPENDO.
Tu citi l'impresa di acquistare, nel XX sec., un pittore del XIX.
questo e' quello che esce sui giornali, che drizzano le antenne quando
viene battuto un prezzo superiore a 10/100 milioni di qualsiasi valuta fra
dollari, sterline o euro
Post by ziab
Operazione equiparabile al mettere in cassaforte un Bellini. Quello è un
investimento, buono a dar prova di liquidità, ma è un'operazione ormai
si, si, e' un investimento, ma che c'entra l'arte contemporanea adesso?
--
ciao!
massimo
ziab
2006-10-25 13:47:18 UTC
Permalink
Post by massimo
non la ricordavo la speculazione di talete sulle olive. ma dopo aver tolto
la definizione dell' operazione si puo' riassumere col termine tecnico
"botta di culo".
per come ci è stata tramandata, quella di Talete non fu una "botta di
culo".
Voleva semplicemente contrastare, nella pratica, l'opinione comune già
diffusa sull'inutilità della speculazione (teorica) e dare prova che un
filosofo sa speculare anche nel quotidiano, pur astenendosi,
normalmente, dal farlo. Raccontano che qualche calcolo astronomico gli
abbia consentito di postulare ottimali condizioni per il raccolto di
olive e abbia affittato, con largo anticipo - creando di fatto una
situazione di monopolio - tutti i frantoi, decidendo in seguito il
prezzo a cui subaffittarli
--
zb
massimo
2006-10-25 15:34:44 UTC
Permalink
Post by ziab
per come ci è stata tramandata, quella di Talete non fu una "botta di
culo".
Voleva semplicemente contrastare, nella pratica, l'opinione comune già
diffusa sull'inutilità della speculazione (teorica) e dare prova che un
filosofo sa speculare anche nel quotidiano, pur astenendosi,
normalmente, dal farlo.
si, e' quello che ho letto, ma i calcoli astronomici per determinare la
quantita' di un raccolto non funzionano nemmeno adesso, figurati 2500 anni
fa. e adesso non darmi dell' illuminista, eh? :-)
--
ciao!
massimo
ziab
2006-10-26 06:52:44 UTC
Permalink
Post by massimo
si, e' quello che ho letto, ma i calcoli astronomici per determinare la
quantita' di un raccolto non funzionano nemmeno adesso, figurati 2500 anni
fa.
eppure circolano ancora diversi calendari lunari che indicano, con un
anno di anticipo, l'andamento stagionale.
Prova quello di Frate indovino :-)
--
zb
Gillo # 1
2006-10-20 10:30:18 UTC
Permalink
nel rinascimento era buono il cervo in salsa di zucchero e cannella.
Dammene pure...
--
Gillo # 1 / Da Bologna la Grassa.
www.ilgillo.it www.ilgillo.splinder.com www.iltuocuoco.it
"Voi siete pieni di panna, quella a lunga conservazione" (cit.)
Speck
2006-10-20 11:39:04 UTC
Permalink
Post by ziab
Prova ne sia che il discorso è vecchio di 2000 e passa anni ma continua
a rimanere vivo
Aspetto con ansia il giorno in cui i persorsi neurologici e biochimici
dalla bocca al cervello non avranno piu' segreti...
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
ziab
2006-10-20 12:29:48 UTC
Permalink
Post by Speck
Aspetto con ansia il giorno in cui i persorsi neurologici e biochimici
dalla bocca al cervello non avranno piu' segreti...
ci mancava giusto l'anima candida che crede ancora all'oggettività
atemporale della scienza ;-)
--
zb
Speck
2006-10-20 13:45:43 UTC
Permalink
Post by ziab
Post by Speck
Aspetto con ansia il giorno in cui i persorsi neurologici e biochimici
dalla bocca al cervello non avranno piu' segreti...
ci mancava giusto l'anima candida che crede ancora all'oggettività
atemporale della scienza ;-)
Beh, sarebbe un *bel* passo avanti. Come appartenente ad una razza
senziente, sono profondamente disturbato dal fatto di fare le stesse
discussioni di 2000 anni fa...
--
Ciao,
Speck
R: Perche' incasina l'ordine con cui la gente normalmente legge un messaggio
D: Perche' quotare sotto da' cosi' fastidio?
R: Quotare sotto.
D: Qual e' la cosa piu' seccante su usenet e in e-mail?
Giorgio Mazzoldi
2006-10-20 17:18:31 UTC
Permalink
Post by gianni
Riprendo questa massima ripetutamente citata anche in un romanzo di
fantascienza ad ispirazione gastronomica di un autore italiano per
chiedere il vostro parere proprio sul "mangiare a gusto proprio".
...... ecc. ecc........
Sono convinto che *mangiare a gusto proprio* sia la base di una
sana alimentazione ( e sottolineo *sana* alla faccia della
malefica setta dei dietocrati!): in altre parole mi piace
mangiare quel che voglio e come voglio.
Senza pero' fossilizzarmi su alcuni piatti base, ne' lasciarmi
condizionare da pregiudizi.
Per quanto poi riguarda le cosiddette *ricette tradizionali*, e'
vero tutto e il contrario di tutto: basta per esempio vedere cosa
succede in questo NG ogni volta che qualcuno si azzarda a
nominare il Pesto genovese o l'Amatriciana!
Le mie scelte gastronomiche sono anche motivate dalla curiosita',
quasi una specie di spirito d'avventura: e cosi', soprattutto nei
ristoranti, vengo spesso attratto dalle specialita' locali o da
piatti mai assaggiati prima; questo sia in Italia che all'Estero.
Per esempio la mia curiosita' mi ha portato a bere la Tequila col
verme e in un ristorante cinese a mangiare la medusa (niente di
speciale, somiglia un po' ai nervetti, ma e' meno saporita).
A quello che tu chiami *gusto universale* non ci credo, e del
resto e' noto che tutti i gusti son gusti: gia' in Italia il
gusto di un bolognese e' completamente diverso da quello di un
siciliano.
Ma tu cosa intendi veramente per *gusto universale*? Ci
mancherebbe solo che ci mettessero il naso anche l'ONU o l'UE!

Ciao ciao

Pipeone

======================================================

<* Il sorriso è la principale differenza fra l'uomo e la iena ridens *>
La cuisine du diable
2006-10-20 17:26:31 UTC
Permalink
Post by Giorgio Mazzoldi
Post by Giorgio Mazzoldi
Sono convinto che *mangiare a gusto proprio* sia la base di una
sana alimentazione ( e sottolineo *sana* alla faccia della
malefica setta dei dietocrati!): in altre parole mi piace
mangiare quel che voglio e come voglio.
Senza pero' fossilizzarmi su alcuni piatti base, ne' lasciarmi
condizionare da pregiudizi.
Buonasera,
In casa propria uno fa il belin che vuole, ma un professionista non
deve assolutamente scendere a compromessi o adeguarsi ai gusti, mi
limito al nostro ragù della mia Amata Bologna, esso è totalemente
trasformato diventando una cosa infetta.
Bisogna conservare le tradizioni e le appelazioni altrimenti ci
ritroviamo che si chiede un vitel tonné e ci arriva a tavola un
arrosto con patate, è appunto ciò che succede all'estero eccetto
rarissimi ristoranti.
Ovunque son andato son riuscito ad imporre i piatti tradizionali
litigando a volte col bwana o i clienti, se ci fosse un rifiuto netto
da parte del bwana, tolgo il grembiule.
Schone Tag
BisousSSS
Ruggero
Lcr
2006-10-20 19:18:54 UTC
Permalink
Post by gianni
Ma secondo voi, se una cosa piace ad una persona è lecito cucinarsela
anche infrangendo i più intoccabili tabu gastronomici (penso al
formaggio sul pesce, pasta scotta, spaghetti riscaldati il giorno dopo ,
ananas o nutella sulla pizza e via dicendo... viaggiando all'estero ho
visto certi abusi gastronomici perpetrati alla nostro cucina) oppure
esiste un "gusto universale" che è giusto diffondere e difendere?
Per me il cibo ed il vino sono confrontabili ad altre espressioni
artistiche, dove per apprezzare occorre capire e fare molta esperienza
critica; questo porta ad apprezzare sfumature, positive o negative che
siano, che altrimenti passerebbero inosservate.
Quando appassionati del genere si incontrano spesso i pareri convergono.
Chi non ha fatto un percorso del genere è meno sensibile, un po' come
chi senza esperienza incontra arte, musica, letteratura etc di un certo
livello che gli possono risultare difficili se non impossibili da
comprendere.
capsicum
2006-10-20 19:33:29 UTC
Permalink
Post by Lcr
Post by gianni
Ma secondo voi, se una cosa piace ad una persona è lecito cucinarsela
anche infrangendo i più intoccabili tabu gastronomici (penso al formaggio
sul pesce, pasta scotta, spaghetti riscaldati il giorno dopo , ananas o
nutella sulla pizza e via dicendo... viaggiando all'estero ho visto certi
abusi gastronomici perpetrati alla nostro cucina) oppure esiste un "gusto
universale" che è giusto diffondere e difendere?
Per me il cibo ed il vino sono confrontabili ad altre espressioni
artistiche, dove per apprezzare occorre capire e fare molta esperienza
critica; questo porta ad apprezzare sfumature, positive o negative che
siano, che altrimenti passerebbero inosservate.
Quando appassionati del genere si incontrano spesso i pareri convergono.
Chi non ha fatto un percorso del genere è meno sensibile, un po' come chi
senza esperienza incontra arte, musica, letteratura etc di un certo
livello che gli possono risultare difficili se non impossibili da
comprendere.
ovviamente condivido ma quanti pensi sappiano avventurarsi in simili
conflitti??
solo noi pochi?
ciao luis, capsy
Lcr
2006-10-20 20:06:46 UTC
Permalink
Post by capsicum
ovviamente condivido ma quanti pensi sappiano avventurarsi in simili
conflitti??
solo noi pochi?
Beh, chi ne ha voglia e passione, ovviamente.
Ci sono un sacco di attività che non sarebbe necessario portate oltre un
certo livello, eppure ciò viene fatto per il puro gusto di farlo.
Mangiare e bere bene rientrano fra queste.
Loading...