uniposta
2011-05-16 20:13:51 UTC
22:13
eticamente ero restio, a divulgare informazioni atte allo
sterminio di esseri viventi. Ma siccome tanto bene o male
succede lo stesso, insomma succede, di lasciar lì dell'olio,
magari dopo una frittura o un'insalata, allora mi son dato
il benestare, seppure in un certo qual modo a malincuore.
[se vuoi saltare l'introduzione,
clicca sul tasto SKIP INTRO - se tale tasto esiste]
Le tarme degli alimenti principalmente sono queste
"plodia interpunctella" (tignola fasciata del grano)
http://www.google.it/images?q=%22plodia+interpunctella%22
le quali tuttavia, pur essendo invasive e persistenti, non sono in
grado di fare grossi danni, nel senso cioè che l'apparato boccale
delle loro larve non è molto poderoso e quindi generalmente si
fermano alle superfici o poco oltre (e sfruttano le cavità già
esistenti). Ma, comunque, ci si ritrova tutta sta roba mescolata
dentro, e chi ha voglia di stare a vagliare e ripulire tutto.
Come più o meno tutte le farfalle, esse figliano in gran numero
ma muoiono pure, in gran numero (e molto spesso assai stupidamente
- per quanto, forse, lo facciamo anche noi umani ma non ce ne
rendiamo conto, essendo molto presi anche noi da noi stessi), e
purtuttavia alla fine il bilancio risulta favorevole alle nascite
e quindi la presenza di queste farfalline continua nel tempo.
In presenza di nemici naturali, come i ragni, adottano strategie
particolari, che consentono loro di vivergli vicino senza che
se ne accorgano, ovvero sfruttando i loro punti ciechi naturali.
Tempo fa avevo risposto a un quesito riferito ad altri insetti,
le cui larve sono invece in grado di fare danni enormi:
---
coleottero) che hai visto è uno di questi
http://www.google.it/images?q=dermestidae
Sono simili ai tarli, e a fare danni devastanti
sono le loro larvette (pelose-striate).
Bucano la pasta cruda (per nutrirsene e per farci un riparo
per impupare), bucano la plastica e l'alluminio sottile
se fanno da ostacolo al loro passaggio
---
E questi ancora non so come fare ad eliminarli.
Mentre invece, per le tarme degli alimenti (ma solo le
farfalline, non le larvette) ho trovato un modo facile : l'olio.
Già anni fa, notai che varie farfalline rimanevano invischiate
nell'olio sparso sulle superfici nell'armadietto dell'olio.
E pensavo fosse solo un fatto accidentale.
Poi ne trovai annegate in residui d'olio.
E, adesso, l'ennesima conferma : da una decina di giorni
stanno finendo dentro un pentolino con dell'olio che avevo
usato per friggere (in questo caso a bassa temperatura, quindi
non olio bruciato, e inoltre olio d'oliva invece che di semi).
Aveva cominciato una, e le altre l'hanno seguita.
Adesso sono tredici.
Alcune altre le hanno prese i ragni
(ebbene sì, ne ho conservati e si son ripopolati).
Finiscono nell'olio, questo le inzuppa
e suppongo impedisca loro di respirare.
Non ho capito se ad attrarle sia l'olio, o
l'odore delle farfalline finite dentro prima
---
-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com
eticamente ero restio, a divulgare informazioni atte allo
sterminio di esseri viventi. Ma siccome tanto bene o male
succede lo stesso, insomma succede, di lasciar lì dell'olio,
magari dopo una frittura o un'insalata, allora mi son dato
il benestare, seppure in un certo qual modo a malincuore.
[se vuoi saltare l'introduzione,
clicca sul tasto SKIP INTRO - se tale tasto esiste]
Le tarme degli alimenti principalmente sono queste
"plodia interpunctella" (tignola fasciata del grano)
http://www.google.it/images?q=%22plodia+interpunctella%22
le quali tuttavia, pur essendo invasive e persistenti, non sono in
grado di fare grossi danni, nel senso cioè che l'apparato boccale
delle loro larve non è molto poderoso e quindi generalmente si
fermano alle superfici o poco oltre (e sfruttano le cavità già
esistenti). Ma, comunque, ci si ritrova tutta sta roba mescolata
dentro, e chi ha voglia di stare a vagliare e ripulire tutto.
Come più o meno tutte le farfalle, esse figliano in gran numero
ma muoiono pure, in gran numero (e molto spesso assai stupidamente
- per quanto, forse, lo facciamo anche noi umani ma non ce ne
rendiamo conto, essendo molto presi anche noi da noi stessi), e
purtuttavia alla fine il bilancio risulta favorevole alle nascite
e quindi la presenza di queste farfalline continua nel tempo.
In presenza di nemici naturali, come i ragni, adottano strategie
particolari, che consentono loro di vivergli vicino senza che
se ne accorgano, ovvero sfruttando i loro punti ciechi naturali.
Tempo fa avevo risposto a un quesito riferito ad altri insetti,
le cui larve sono invece in grado di fare danni enormi:
---
non sono farfalline, cosa possono essere? e oltre a
svuotare il pensile e a lavarlo, cosa posso fare?
- guarda un po' se l'insetto (tiposvuotare il pensile e a lavarlo, cosa posso fare?
coleottero) che hai visto è uno di questi
http://www.google.it/images?q=dermestidae
Sono simili ai tarli, e a fare danni devastanti
sono le loro larvette (pelose-striate).
Bucano la pasta cruda (per nutrirsene e per farci un riparo
per impupare), bucano la plastica e l'alluminio sottile
se fanno da ostacolo al loro passaggio
---
E questi ancora non so come fare ad eliminarli.
Mentre invece, per le tarme degli alimenti (ma solo le
farfalline, non le larvette) ho trovato un modo facile : l'olio.
Già anni fa, notai che varie farfalline rimanevano invischiate
nell'olio sparso sulle superfici nell'armadietto dell'olio.
E pensavo fosse solo un fatto accidentale.
Poi ne trovai annegate in residui d'olio.
E, adesso, l'ennesima conferma : da una decina di giorni
stanno finendo dentro un pentolino con dell'olio che avevo
usato per friggere (in questo caso a bassa temperatura, quindi
non olio bruciato, e inoltre olio d'oliva invece che di semi).
Aveva cominciato una, e le altre l'hanno seguita.
Adesso sono tredici.
Alcune altre le hanno prese i ragni
(ebbene sì, ne ho conservati e si son ripopolati).
Finiscono nell'olio, questo le inzuppa
e suppongo impedisca loro di respirare.
Non ho capito se ad attrarle sia l'olio, o
l'odore delle farfalline finite dentro prima
---
-*_ uniposta(at)yahoo.it
-*_ uniposta(at)gmail.com
--
If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
il suo cuore. (Herman Melville, Moby Dick; Patrick Stewart,
Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)
If his chest had been a cannon, he would have shot his heart upon it.
Se il suo petto fosse stato un cannone, gli avrebbe sparato contro
il suo cuore. (Herman Melville, Moby Dick; Patrick Stewart,
Capt. Jean-Luc Picard, Star Trek - The Next Generation)